Balli popolari italiani
Alcune delle numerose danze ritrovate, documentate (quasi e studiate in varie regioni italiane
Brevi schede descrittive (elenco provvisorio a cura di G. M. Gala su circa 1000 esempi documentati)
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Ballarella
Famiglia coreutica diffusa a intercapedine tra l'area della tarantella e quella del saltarello. Appartenente alla tipologia delle danze centro-meridionali a struttura aperta, la danza ha un rapporto con le apposite musiche solo di tipo ritmico. L'area di diffusione non è omogenea, ma troviamo la sua presenza in Abruzzo, Lazio meridionale, Molise e Campania casertana. Esistono varianti esecutive in coppia (di vario genere), a quattro e a più coppie, così come dal punto di vista cinetico spesso si articolano in ballarelle lente e saltate. [Vedi pagina specifica su questo stesso sito: www.ballarella.it].
Ballindodici
Contraddanza della famiglia delle gighe, smessa da oltre 40 anni e rieseguita occasionalmente per la documentazione tra Val di Chiana e Orvietano. Il ballindodici viene ballato - come dice lo stesso nome - da 12 persone (6 coppie miste). L'organizzazione coreografica risente anche dell'influsso della quadriglia, tanto che i nomi stessi delle figurazioni sono francesizzati. La struttura coreo-musicale è tripartita.
Ballittu
Gruppo etnocoreutici siciliano, avente molte analogie con la più ampia famiglia della tarantella meridionale. Veniva eseguito nella maggior parte dei casi in coppia mista e non. Numerose le varianti locali, alcune anche in forma legata e molto "girata" (pirullè), così come vasto è il repertorio musicale riferibile a lu ballittu.
Il ballo popolare secondo il web
In questa rubrica pubblichiamo pagine dedicate alla danza popolare "pescate" nella rete. Internet è una "piazza universale" dove ognuno può dire ciò che vuole, ma questo non dà garanzia di affidabilità e scientificità.
Da alcuni anni troviamo sulla tarantella calabrese un articolo di Giuseppe Polimeni, nel quale vi sono alcune affermazioni molto azzardate e non suffragate da fonti o da prove certe, anzi talvolta del tutto inesatte dal punto di vista storico ed etnografico (messe in risalto da noi con la sottolineatura). Ne diamo uno stralcio:
Sulla tarantella calabrese confrontata con le altre forme di tarantella Giuseppe Polimeni, La Tarantella calabrese: rituali e simbolismi della danza
"Diversificate risultano le stesse origini dei vari tipi di tarantella. La più giovane e' la "napoletana"; di chiare origini settecentesche e derivata da danze medievali italiane. E' una "danza latina" e risulta la più aderente a canoni artistici e spettacolari. La più antica e' quella che discende dal fenomeno del tarantismo.
Periodici, discografia e materiali di documentazione
Culture Musicali (Rivista della Società italiana di etnomusicologia), nn. 7-8, Unicopli, Milano 1985.
Choreola - (Rivista di danza popolare italiana), Taranta, Firenze 1991-1999.
Ethnica - collana discografica di danza popolare italiana (a cura di G. M. Gala), Taranta, Firenze 1991-2001.
Albatros - collana discografica di musica popolare (a cura di R. Leydi), Milano, Sciascia Ed. 1973-1991.
Suoni - collana discografica di musica popolare (a cura di D. Carpitella), Roma, Fonit Cetra 1981-1985.
Dizionario Enciclopedico della Musica e dei musicisti. Il lessico, Torino, UTET, 1983, voce "Tarantella", pp. 491-496.
Compact disc di riferimento musicale della collana "ETHNICA" - Edizioni Taranta, Firenze
(con musiche tradizionali originali)
- LA ZAMPOGNA LUCANA
Le tradizioni musicali in Lucania. Vol. 1; (a cura di G. M. Gala). Durata 76'13"- Brani 32 - 1991 - TA001.
- ORGANETTO E TARANTELLE
Le tradizioni musicali in Lucania. Vol. 2; (a cura di G. M. Gala). Durata 78'09" - Brani 34 - 1991 - TA002.
- L'ARPA DI VIGGIANO
Le tradizioni musicali in Lucania. Vol. 3; (a cura di G. M. Gala) . Durata 75'43" - Brani 34 - 1991 - TA003.