La ricerca etnocoreutica in Italia
Un lungo viaggio fra suoni, passi, gesti, ricordi, energie e passioni della tradizione.
Breve storia dell'indagine etnocoreutica in Italia
Nella seconda metà del XIX sec. nascevano le scienze umane, uomini e società diventavano oggetti di studio. Non più sporadiche osservazioni di letterati, medici ed artisti viaggiatori, ma folkloristi specializzati osservavano, appuntavano e analizzavano le espressioni culturali dei popoli. In Italia frammenti descrittivi sulle usanze del ballo, dei canti a ballo vengono registrati da diverse firme (fra cui ricordiamo Pitré, Barbi, Finamore, De Nino, D'Ancona, Nigra, ecc.) spesso con ottica letteraria. Nel contempo musicisti appuntavano motivi musicali ascoltati nei loro viaggi nelle feste campagnole. Mancano figure specialistiche capaci di attrezzarsi con adeguati strumenti descrittivi e trascrittivi.
Ungarelli a fine '800 segna una prima svolta per l'attenzione storica e morfologica con cui guarda i balli dell'Appennino bolognese. Bisogna aspettare il ventennio fascista fra le due guerre per avere un consistente ritorno di interesse verso i balli, interesse però spesso strumentale per fini spettacolari e politici. Alcuni importanti ma isolate esperienze di documentazione etnografica avvengono con le spedizioni nel Salento (fine anni '50 e primi anni '60) e in Lombardia (anni '70).
PER CONSULTAZIONE
Per consultare i materiali dell'Archivio di Documentazione Etnocoreutica della Taranta occorre mettersi in contatto con la sede e fissare un appuntamento.
Archivio di Documentazione Etnocoreutica
c/ Ass. Cult. Taranta - Via degli Alfani 51 - 50121 Firenze
(dalla stazione S. Maria Novella bus 1,17)
Tel. e fax: +39-055-295178 oppure 347-5000000.
E-mail: taranta@taranta.it
CESSIONE O PRESTITO DEL MATERIALE
Con enormi sforzi di autofinanziamento, stiamo pian piano pubblicando in varie forme (cd, testi, prossimamente video) alcuni materiali dell'archivio sotto forma di edizioni dignitose, al fine di dare il giusto riconoscimento agli esecutori ed ai ricercatori che hanno permesso la costituzione dell'archivio stesso.
Pertanto i materiali inediti - in originale o in copia, non possono essere ceduti o prestati.
I ricercatori documentaristi oggi e le rispettive aree esplorate. *
- Allegrezza Aurora: area veronese (metà degli anni' 90)
- Berselli Maurizio: area modenese (anni '80).
- Biagi Tamara: tutte le regioni del centro-sud e delle isole, alcune valli occitano-piemontesi, Appenino bolognese e modenese, Romagna e Istria (da fine anni '70 ad oggi).
- Bortolato Michela: bellunese (fine anni '90)
- Boschero Giampiero: Val Varaita e valli occitane piemontesi in genere (fine anni '70- anni '80).
- Brian Modesto: provincia di Vicenza (anni '80-'90).
- Castagna Ettore: Calabria (anni '80).
- Colle Valter: Friuli Venezia Giulia (anni '70 e '80).
- Coluzzi Paolo: alcune valli prealpine lombarde (fine anni '90).
- Conti Ezio: alessandrino e Langhe (anni '90).
- Dalla Valle Marina: Veneto (anni '80).
- D'Ajello Gabriele: Campania (anni '90).
- Di Lecce Giorgio: Salento leccese (fine anni '80 e primi anni '90).
- Dogliotti Marisa: valli occitane piemontesi (da fine anni '90 ad oggi).
- Fiorin Dario: bellunese (fine anni '90)
- Gala Pino: tutte le regioni del centro-sud (Puglia, Toscana, Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Marche, Molise, Umbria, Ciociaria, Sabina) e delle isole (Sardegna e alcune aree della Sicilia) ed alcune aree mirate del nord (Romagna, Appennino emiliano, val Resia, Istria, Prealpi breciane, valli occitane, alcune aree liguri) da fine anni '70 ad oggi.