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Un'altra estate di fervori e radici danzanti


Da 28 anni Estadanza è ormai una consuetudine per gli appassionati di musica e di danza popolare italiana.

Anche la proposta 2011 della XXVIII edizione di Estadanza è particolarmente ricca e propone due nuove ed interessanti mete da esplorare.

Per la prima volta Estadanza si svolge in Cilento, un'ampia area meridionale della provincia di Salerno. Grazie al prezioso apporto della Legambiente "Cilento verde", il soggiorno è dedicato all'immersione nella natura del Parco Nazionale del Cilento e, nel contempo, nelle tradizioni gastronomiche, musicali e coreutiche del territorio. Rocca Cilento e Lustra sono due piccoli centri nei quali è facile familiarizzare con i pochi abitanti e condividere aspetti della vita quotidiana e aspettative. Per gli etnocoeofili è un'occasione per ampliare le proprie conoscenze sui balli del cilento e della Valle del Sele.

Nel mezzo l'ormai fisso appuntamento con la pizzica pizzica e gli altri balli della magnifica Puglia. Ci accoglierà anche quest'anno la barocca (e non solo) Galatina, ricca di monumenti (fra tutti la perla di Santa Caterina) e soprattutto paese altamente simbolico per il tarantismo pugliese, con la sua cappellina delle tarantate dedicata a Santu Paulu. Qui attendono gli estadanzini grandi sudate per balli di forte vitalità, tanti concerti serali de "La notte della taranta", visite artistiche e il gradevole mare salentino.

Si ritorna in Basilicata in un centro rinomato per la cultura popolare, Lavello. Nella Lucania materana continua il nostro lungo viaggio nel diversificato mondo della tarantella meridionale; ci si imbatterà nella tarantella di coppia dalla struttura essenziale, nella tarantella "comandata", a più figurazioni e più coppie, in tarantelle in coppia, in cerchio, a quattro persone, col fazzoletto e, come ciliegina per la torta, avremo anche una tarantella dell'area del Vulture, cioè della tradizione locale. Vi sarà la scoperta di una regione quasi ignota alla maggior parte degli italiani e stranieri, dei suoi aspettti paesaggistici ed artistici sorprendenti (come il paese di Orazio, venosa, i laghi di Monticchio, il duomo di Acerenza, la città archeologica della limitrofa Canosa), ma anche etnografici (la festa di S. Rocco) ed umani, con la conoscenza e l'amicizia di personaggi eccellenti del paese.

I giorni estadanzini dell'estate 2011 continueranno a sperimentare il ritorno alla formula più amena e godibile della manifestazione:
- tanta pratica del ballo ma selezionata e di approfondimento sugli stili di una medesima regione,
- soppesate dosi di lezioni teoriche di grande spessore con vari e rinomati studiosi di discipline demo-etno-antropologiche,
- infine un arricchimento culturale con maggior osservazione diretta a 360° sia sul piano storico, che ambientale, sociale, artistico ed umano di un'altra Italia.
Il panorama di offerte didattiche, culturali e socio-ambientali è arricchito da incontri con i depositari del folklore locale e con i ricercatori.
Insomma, come sempre, Estadanza è per i buongustai! 

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