Estadanza in Sardegna: Ittiri (SS) 16 - 22 luglio
49a edizione di Estadanza
ESTADANZA FRA I BALLI SARDI
La Sardegna è la miniera più ricca della cultura tradizionale in Italia. In realtà bisognerebbe parlare di una cultura propria e specifica, degna di una nazione autonoma. Dal 1977 l'Associazione Culturale “Taranta” di Firenze compie ricerche, produce pubblicazioni, organizza eventi in Sardegna e per la Sardegna. È così che si è ammalata del "mal di Sardegna", una sorta di benefica malattia che come sintomo principale ha una viscerale attrazione per la terra e la cultura sarde. Il profondo e antico senso di ospitalità, il convinto senso di identità, l'orgoglio di appartenenza e la ricchezza delle forme espressive affascinano il folklorista e forniscono ampi terreni di esplorazione e di studi all'antropologo. La collaborazione ventennale con il Gruppo Folkloristico "Ittiri Cannedu" (con 35 anni di storia e di un Festival consolidato di folklorismo) permette di arricchire da una parte la rassegna estiva di "Ittiri FolkFesta" e dall'altra il cammino di Estadanza. Le finalità della rassegna sono diverse:
- far conoscere e apprendere praticamente alcuni dei balli del ricco microcosmo etnocoreutico ed etnomusicale sardo,
- avere contatti con i depositari della tradizione,
- far conoscere le altre espressioni del cultura locale, aspetti paesaggistici e artistici della Sardegna
- apprendere i balli direttamente dai depositari locali della tradizione
- incontro con studiosi della cultura sarda
-dibattito tra folklore e folklorismo in Sardegna.
PROGRAMMA DELLE ATTIVITA'
LABORATORI
Laboratorio di balli tradizionali sardi:
20 ore di ballo e lezioni teoriche.
Programma didattico dei balli: sa logugoresa, da dantza logudoresa, ballu viddanovesu, passu della Planargia, passu torrau, ballu tzoppu, s'arroxiada, sa dantza del Madrolisai.
Docenti: balladores sardos, portatori di tradizione
CONVIVIA
Incontri con suonatori, cantatori, ballerini e artigiani della zona. Fra un bicchiere, una domanda, una esecuzione in diretta ed un caffè ci si avvicina meglio alla vita del posto, e possono nascere positivi confronti e scambi di esperienze. Contatti con i gruppi folkloristici di varie nazionalità partecipanti Festival, con i quali mangeremo tutti i giorni insieme.
SPETTACOLI
Giovedì 16, Venerdì 17, Sabato 18 e Domenica 19 luglio: Alghero e Ittiri Folk Festa: danze da vedere, musiche da ascoltare e balli da fare in piazza.
OSPITALITÀ
Alloggio
I partecipanti saranno ospitati gratuitamente dall'Amministrazione comunale di Ittiri presso l'edificio della Scuola d'Infanzia con ampie aule munite di bagni e docce, e di una sala per ballare. Portarsi le lenzuola.Possibilità di alloggio a proprie spese in Agritutismi e B&B di Ittiri.
Pasti
La colazione, il pranzo e la cena saranno consumati presso l'adiacente mensa della scuola elementare, gestita dall'Ass. "Ittiri Cannedu" e dall'Ittiri FolkFesta. I pasti saranno preparati da cuochi locali. Servizio mensa autogestito a turno dagli estadanzini. Scelta collettiva del menù. Costo previsto: 20 € al giorno (comprensivi di colazione, pranzo e cena).
VISITE, INCONTRI e FESTE
Visita ai centri storici di Sassari e Alghero e alla valle dei nuraghes
- Pomeriggi al bel mare di Sardegna.
- Serata intensiva di musica popolare sarda
- Proiezione di documentari etnografici
-Dibattiti
I BALLI SARDI
I balli sardi sono per i buongustai, per gli intenditori di cose di popolo per chi non ama i luoghi comuni, per chi non ama il mordi e fuggi, ma i tempi lunghi e le relazioni umane.
I ballis sardi sono comunitari, sono un prendersi per mano e tenersi stretti perché si balla meglio, sono guardarsi in faccia fra balladores, sono vivere i momenti belli insieme, sono iterazione e microvariazione continue, sono ritmo verticale, stato motorio benefico, sono energia vita che nascono dalla terra, sono viaggio nel passato antico che validamente si rinnova oggi, sono altro modo di pensare alla vita, sono inni al sole di cui si segna il percorso, sono terra, erba, pecora e roccia, sono desiderio di sentirsi popolo indipendente.
I balli e la musica della Sardegna non sono per chi ha spirito coloniale, per chi il sardo è piccolo e poco sviluppato, per chi la Sardegna è solo avventura vacanziera e pensa ad essa come costa da sfruttare.
Il ballo sardo è una "limba" autonoma,
è codice comune, segnale convenzionale
è una croce rossa con quattro mori,
è cuore ospitale, è amicizia a disposizione.
(GMG)
L'OSPITALITÀ DEI SARDI
Ho girato tanto per lungo e largo quest'Italia, fino nelle terre più remote per cercare gente che parlasse di sé con la voce, con il suono degli oggetti, con il corpo, ho trovato spesso usci aperti e bicchieri di vino da condividere, profumo di caffè e di cortesia sincera ho trovato gente semplice nei luoghi più nascosti, talvolta mi sono imbattuto in incomprensioni, in sospettose indifferenze, ma da chiunque ho avuto o rubato qualcosa, un sapere, un ricordo, un'ispirazione. Ma di una terra mi sono ammalato, baciata da Dio e fatta bella come non mai, e lì gente ostinata e peculiare, gente che se vai a conoscerla, ti si apre come un libro dai mille segreti, che ti accoglie e ti riscalda, che ti fa sentire come se la conoscessi da sempre, basta impararne la lingua, e sintonizzarsi su umori e concezioni e tu sei quasi loro, quasi sardo. (GMG)
BILANCIO DELL'ESTADANZA SARDA 2009
Sapevamo delle specificità della tradizione etnocoreutica sarda, del suo radicamento nella regione e del suo essere poco prestabile al consumismo dei revival folk. In effetti l'Estadanza ittirese non voleva gettare altra "merce" da consumare nei grandi raduni pizzica.