Aria stisa
Canti di contadine e trattoristi di Torchiarolo (LE)
COMPACT DISC DELLA COLLANA "ETHNICA" - TA034
a cura di ENZA PAGLIARA ©
Oltre la solita pizzica: alcuni bei canti del Salento
Il cd è curato dalla cantante di musica salentina Enza Pagliara, che rivela così le sue radici canore andando a trasformarsi in ricercatrice etnomusicologa ed a proporci le versioni originali da cui ella stessa ha attinto temi e stili per le sue riesecuzioni canore.
Le registrazioni contenute in questo cd sono state effettuate nella primavera 2006; il lavoro è stato realizzato dopo circa quindici anni di ricerca sul territorio di Torchiarolo, comune al limite della provincia di Brindisi, ma più vicino geograficamente e culturalmente a Lecce. La conoscenza del repertorio ci ha permesso di organizzare e realizzare un lavoro discografico mirato su alcuni brani significativi e di vario genere nel vasto corpus che i contadini locali avevano appreso a memoria dalle generazioni precedenti. Interessante è il lo stile canoro, con accenni di polifonie, canti per terze e un buon uso di melismi e di particolari timbri vocali soprattutto da parte delle cantatrici.
Aria stisa (Aria a distesa): canto di lavoro che si eseguiva nei campi o nelle lunghe camminate che si facevano per raggiungere i luoghi di lavoro.
E lu sule ha mise le tende (E il sole ha piantato le tende): canto di denuncia delle dure condizioni dei lavoratori della terra.
Cecilia: canto epico-lirico diffuso in tutta la penisola e dalle numerose micro-varianti testuali e melodiche, che narra una vicenda tragica di tentativo inutile di scongiurare l'uccisione del marito compromettendo la fedeltà della donna, da cui ha attinto anche la Tosca di Puccini.
Lu poveru Vicenzinu (Il povero Vincenzino): canto d'amore eseguito da tre voci femminili, che riprendono la struttura del compianto funebre.
Isciu na seggiteddha (Tira fuori una seggiolino): canto di carrettiere (o trainiere), nella modalità monodica dei canti a distesa per tenersi compagnia dei lunghi viaggi di trasporto delle merci.
La cerva: Un canto o dei canti più antichi che si conosca nel salento,
cantato in questa versione da un uomo.
Li cuntrisci: gioco degli astragali.
Moretto: canto proveniente dal Nord d'Italia; è arrivato nel sud dopo la prima guerra mondiale, con il rientro dei soldati dal fronte.
Maria la verginella: Canto religioso della passione di Cristo
.
Oh Rondinella: canto d'amore dal testo molto diffuso in varie regioni, col quale si invita la rondine a portare con aria tipicamente salentina.
L'aria de lu trainu (L'aria del traino = carro): stornelli su motivo notoriamente conosciuto come “alla romana”, aria molto amata dai carrettieri.
Giovanotti: canto ironico in italiano, quindi proveniente dal nord d'Italia.
Lu presepiu (Il presepe): poesia sul Natale.
Zumpa Ninella (Salta Nina): canto di lavoro che ironizza sui favori ricevuti dal padrone.
Credu ca se ncigna lu credu (Credo che si comincia il Credo): preghiera.
Bella Irena: canto epico-lirico, conosciuto altrove anche come "Il marinaio"
Stornelli a dispetto: sono strofe improvvisate o di repertorio che venivano cantate nei campi o nelle feste per ridicolizzare scherzosamente amici e parenti.
Durata totale: 61’ 48”
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