LABORATORIO di DANZA POPOLARE di FIRENZE 2024-25
SCUOLA DI BALLO POPOLARE
affiliata alla UISP Lega Danza - Settore Danze Etniche
Programma 2024-2025 - (48° anno)
Palestra Scuola Media "Machiavelli" - Pza de' Nerli, 2 - S. Frediano ogni martedì sera h. 20,30 - 22,30: dal 1 ott. 2024 al 27 maggio 2025
Da stazione SMN 10 min. a piedi. Bus 6, 11, 12, D, 17, 36, 3
Continua la lunga vita del Laboratorio di Danza Popolare di Firenze, il primo e più longevo d’Italia (48° anno!). Ogni anno studiamo un modo originale per far conoscere l’immenso patrimonio delle danze tradizionali italiane; poiché possiamo attingere ad un vasto archivio audiovisivo dell’Associazione Taranta, la più ampia raccolta al mondo di materiali audiovisivi, bibliografici e discografici sulle danze tradizionali italiane, grazie a oltre 45 anni di ricerche.
Insegnamo i balli in modo filologico, nelle forme osservate nei luoghi di origine, con musiche anch’esse registrate dai suonatori del luogo. I balli sono trasmessi con competenza e lunga esperienza didattica, con modi coinvolgenti e divertenti e per difficoltà tecniche crescenti. I docenti - che operano gratuitamente - sono sia esperti studiosi del settore, sia allievi con esperienza di ricerca.
Novità: Di tutti i balli appresi faremo vedere i video originali. Inoltre organizzeremo delle escursioni etnografiche in feste tradizionali per conoscere dal vivo i contesti da cui scaturiscono i balli. Formeremo un gruppo di danzatrici/danzatori per animazione e spettacoli di danza popolare.
I balli della Maremma in Toscana. Depositi di antiche transumanze
Centro Diurno in Via Guido Bertacchi
Come è successo con l'Umbria, in quattro ore di laboratorio si possono affrontare e apprendere solo alcuni esempi di balli rispetto ad un più vasto e ricco panorama.
La caratteristica più rilevante della cultura maremmana sta nella contaminazione plurisecolare che i residenti hanno avuto con pastori, boscaioli e "montagnini" dell'Appennino tosco-emiliano e tosco-romagnolo. In questo lungo scambio di relazioni vitali è impegnativo oggi distinguere le danze autoctone da quelle importate dalle presenze invernali.
La Maremma è sicuramente l'area più tenacemente conservativa di tutta la Toscana. Ma anche in questa regione la scomparsa di più generazioni di anziani depositari del folklore locale hanno provocato la scomparsa graduale e diffusa di molte danze, di cui la regione era ricca e che per fortuna sono state documentate in extremis da chi dalla fine degli anni '70 ha voluto conoscere le espressioni musicali e coreutiche di tali comunità.
La differenza tra generici insegnanti di danza popolare - autoproclamatisi tali - e un ricercatore con 50 anni di indagini etnografiche e di studi storici e antropologici alle spalle sta nella ricchezza di conoscenze acquisite e nell'affidabilità e nel rigore scientifico di aderenza alla fonte delle pratiche coreutiche originali.
Un'importante esperienza per formare ballerini ed insegnanti con i ricercatori che hanno battuto campagne e città dagli anni '70.
L'iniziativa si terrà presso il centro diurno di Sasso Marconi entrata dal parcheggio di via Bertacchi e sarà su prenotazione. Posti limitati a 25 partecipanti.
Estadanza 2024 - Mormanno (CS)

“LE ANIME DEL SUD - Incontri fra terre e culture“
Ogni anno scegliamo due aree differenti del Sud e confrontiamo i rispettivi patrimoni culturali e le espressioni locali di danza, musica e canto.
Quest'anno saranno trasmesse le danze tradizionali della Calabria centro-settentrionale (Pollino, Marchesato, Reventino, Sila) e dell'Irpinia (provincia di Avellino) in Campania.
- sui circa 50 anni di ricerche etnografiche effettuate direttamente alla fonte in tutte le regioni italiane,
- sulle competenze e lo spessore culturale dei docenti,
- sull'approccio scentifico e filologico alle forme espressive del patrimonio tradizionale e
- sulla convivenza amicale dei partecipanti che produce relazioni umane positive e crescita culturale.
PULSANDA TELLUS - Percorsi di storiografia ed etnografia del patrimonio etnocoreutico italiano
Convegno nazionale sul patrimonio etnocoreutico in Italia
Napoi, Archivio di Stato, 18 e 19 maggio 2023
Sala Filangieri, Archivio di Stato, Piazzetta del Grande Archivio, 5
(nel centro storico di Napoli, vicino al Duomo).
dedicato a Diego Carpitella
Airdanza
L'etnocoreologia è una disciplina relativamente recente fra gli studi demo-etno-antropologici in Italia. Affiancata agli inizi all'Etnomusicologia sotto la guida negli anni '70-'80 del secolo scorso di Carpitella e Leydi, la disciplina si è resa progressivamente autonoma con metodi e percorsi propri di ricerca e teoria.
Mentre si registra un crescente interesse per il patrimonio immateriale della tradizione popolare da parte dell'Unesco, dei media e delle nuove generazioni, gli studi etnocoreologici si avviano a raggiungere il mezzo secolo di indagini e di studi, svolti quasi sempre come volontariato e mediante investimento e autoformazione dei singoli ricercatori.
Così l'universo delle danze etniche anche in Italia si fa sempre più articolato e complesso, c'è bisogno di nuovi strumenti di analisi e di studio per comprendere le resistenze culturali locali, le trasformazioni, le delocalizzazioni dei repertori, i bisogni di neo-radicamenti culturali, le nuove funzioni formative e aggregative delle danze di matrice etnica e le mode di consumismo espressivo e di esterofilia acritica.
Di qui la necessità di un importante e generale incontro di studiosi per fare il punto della situazione, per predisporre una tutela delle "isole etniche" rimaste, per una catalogazione e fruizione degli archivi audiovisivi e per la comprensione dei nuovi fenomeni analizzati con lenti pluridisciplinari.
Sinora sono stati svolti in Italia vari convegni nazionali e internazionali e varie giornate di studio sul patrimonio etnocoreutico italiano (Roma 1981, Penna S. Andrea 1988 e 1991, Codroipo 1995, Castrignano dei Greci 2007, Ficarra 2010). Si avverte l'urgenza di raccogliere in un primo convegno sia gli storici della danza etnica e sia gli etnocoreologi e i ricercatori per aggiornare lo stato degli studi sinora effettuati e per dibattere sulle prospettive future di conoscenza e di tutela del patrimonio. Tra le finalità di tale incontro di studi c'è anche quella di giungere ad un riconoscimento delle professionalità del settore e di iniziare a costruire un percorso di istituzionalizzazione ufficiale della disciplina nella formazione accademica.
ARTICOLAZIONE TEMATICA DEI DUE INCONTRI DI STUDI
con relatori provenienti da tutti gli ambiti di ricerca, studio e pratica della danza tradizionale italiana, degli studi DEA e di Storia della danza etnica:
Pulsanda tellus 1: Napoli, 18-19 maggio 2023: Percorsi di storiografia e di etnografia del patrimonio etnocoreutico italiano.
Pulsanda tellus 2: Melpignano (LE), settembre 2023 [da definire]: Mutazioni genetiche della danza etnica in Italia. Consumo, didattica e spettacolarizzazione dal locale al globale.
Aperitivo e balli popolari
Mercoledì 20 novembre 2019, ore 20
presso il Circolo Ricreativo Culturale l'Unione
via Chiantigiana 177, Ponte a Ema, Firenze
La serata inizia con un bell'aperitivo frugale e genuino preparato coi prodotti di Mondeggi Bene Comune e segue con balli popolari di varie regioni italiane: quadriglie, tarantelle, un po’ di liscio e tanti altri, proposti dall'Ass. Cult. Taranta di Firenze.
Balli in gruppo, in cerchio e in coppia, accompagnati da musica dal vivo e buon vino naturale... Vi aspettiamo!
Laboratorio Danza Popolare di Firenze 2017-18
SCUOLA DI BALLO SECONDO TRADIZIONE
Quest’anno 2017-18 il Laboratorio di danza popolare fiorentino concentra la sua didattica sui repertori regionali del centro-sud, esaudendo così le richieste di molti suoi partecipanti. Le danze vengono presentate nella loro forma originale, come le abbiamo documentate in 40 anni di assidua e paziente ricerca sul campo. Nessun altro centro di studi etnocoreologici può vantare un’archivio di documentazione così vasto e capillare.
Il Laboratorio presenta un lungo calendario a corsi paralleli nella prima parte e a corso unico in primavera, ciò permette di arricchire l’offerta di balli e costruire nello stesso tempo un’occasione di socializzazione culturale fra i partecipanti. In palestra si terranno le lezioni tecniche, in associazione (Via Alfani 51) quelle teoriche, con storia e contestualizzazione antropologica dei balli presentati e soprattutto con visione guidata dei documenti video girati nei luoghi di provenienza dei balli.
I docenti sono studiosi del settore, riconosciuti internazionalmente, presenteranno i balli senza invenzioni e senza protagonismi personali: Pino e Sabina Gala, Tamara Biagi, Tiziana Miniati, Massimo Castagna.
Palestra Scuola Media "Machiavelli" - P.za de' Nerli, 3 in S. Frediano ogni martedì sera: 3 ott. 2017 - 29 mag. 2018
Da stazione SMN 10 min. a piedi. Bus 6, 11, 12, D, 17, 36, 3
LEZIONE di prova APERTA e GRATUITA: MARTEDì 3 OTTOBRE ore 21
Inizio dei corsi: Martedì 10 ottobre ore 20.30
Lo Sbrando. Una danza piemontese dalla tradizione al revival
Enzo G. Conti
(Associazione Culturale Trata Birata / Tre Martelli)
Nella pur lunga storia del fatidico e discusso rapporto tra ricerca, contaminazione e divulgazione della musica popolare italiana credo sia cosa piuttosto insolita, pur nell'ambito degli operatori del folk-revival, poter essere stati testimoni diretti della quasi totalità delle tappe del percorso che ha portato, nel giro di qualche anno, alla diffusione a livello internazionale di una danza tradizionale popolare documentata in origine solamente in un area alquanto ristretta e spesso legata a ricorrenze particolari.
In questo caso l'oggetto di cui si parla è lo sbrando (o brando).
Va detto innanzitutto che questa doppia denominazione è una semplice variante lessicale popolare che muta di paese in paese nella zona di diffusione (Roero, Langhe, parte del Monferrato e aree limitrofe)
Storicamente il termine brando è quello che invece più spesso viene citato in vari testi e sembrerebbe derivare dall'italianizzazione del francese “branle”.
Riferimenti storici
Tale termine si trova già citato nel 1496 come passo di danza della Bassadanza, mentre nei secoli XVI e XVII viene definita branle una danza stilizzata diffusa in Francia.
Le fonti per una storia del ballo popolare
Reperire notizie storiche attendibili su qualcuno dei numerosissimi balli della tradizione italiana attuale e passata è sempre un'impresa difficile e densa di agguati. Solo pochi addetti ai lavori sanno muoversi con cautela e circospezione. Finalmente è uscito un testo di ben 272 pagg. che propone complesse questioni di reperimento, vaglio e lettura critica delle scarse fonti letterarie, che permettono una ricostruzione storica, pur se parziale, di molti balli noti e meno noti delle varie regioni italiane.
Dal 1250 al 1850 sono stati estratti oltre 160 balli dall'oblio cui molti di loro sono stati destinati sinora, se ne riportano le citazioni e si analizzano le ragioni del disinteresse del mondo colto per il ballo rurale. Inoltre vi sono notizie sorprendenti sulle origini della tarantella, sui diversi balli adoperati nei secoli nel tarantismo e infine vi è uno spoglio etnocoreologico delle prime riviste di etnografia italiana.
Non mancano un'ampia bibliografia e un prospetto dei tanti balli riscontrati nello spoglio delle citazioni spesso attinte in una letteratura minore poco nota ai non addetti ai lavori. In tale palinsesto ad ogni ballo sono riportati in ordine cronologico gli autori che lo citano. Da questo studio l'orizzonte storico delle pratiche coreutiche dei nostri antenati l'esistenza di ogni ballo comincia ad essere meno fumoso ed incerto.
Il nuovo sito
Dal 1999 il nostro sito non aveva mai ricevuto un aggiornamento significativo e sostanziale. Fabbricato quasi in modalità domestiche, era ricco di informazioni ma difficile da perlustrare.
Elaborato prima da Jacopo Fornaini, poi riorganizzato con maquillage da Massimo Cappellaccio, per circa 3 lustri era rimasto un portale "passivo". Molto visitato attraverso i motori di ricerca e perché denso di dati, non poteva offrire quei vantaggi di un portale "attivo", che le nuove tecnologie oggi permettono, con la possibilità di multimedialità così necessaria, soprattutto quando si trattano discipline performative.
A CUORE A CUORE Laboratori sui balli legati di coppia nella tradizione popolare romagnola
In effetti i balli legati a coppia mista chiusa segnarono una vera rivoluzione sociale e culturale: i due sessi potevano toccarsi fisicamente e stringersi, chiudersi all'interno della breve relazione di coppia nel tempo di un ballo e isolarsi dal contesto esterno. La rivoluzione della borghesia esprimeva così il primato dell'individualismo sul collettivismo della cultura contadina, aboliva le gestualità e le mimiche simboliche del divertimento e dell'allusione erotica esposte agli astanti e permetteva il contatto ed una certa intimità fisica, rompendo i tabù dell'esclusività di relazione codificata fra i sessi.
LABORATORIO di DANZA POPOLARE di FIRENZE 2023-24
Programma 2023-2024 -(47° anno)
SCUOLA DI BALLO POPOLARE
Palestra Scuola Media "Machiavelli" - Pza de' Nerli, 2 - S. Frediano
ogni martedì sera h. 20,30 - 22,30: dal 3 ott. 2023 al 28 maggio 2024
Da stazione SMN 10 min. a piedi. Bus 6, 11, 12, D, 17, 36, 3
Continua la lunga vita del Laboratorio di Danza Popolare di Firenze, il primo e più longevo d’Italia (47° anno!). Ogni anno studiamo un modo originale per far conoscere l’immenso patrimonio delle danze tradizionali italiane; abbiamo la facoltà - acquisita in circa 45 anni di ricerca etnocoreologica alle spalle - di poter attingere al vasto archivio audiovisivo dell’Associazione Taranta, la più ampia raccolta al mondo di materiali audiovisivi, bibliografici e discografici di studio in tale settore.
Dopo tanti anni di didattica, le nostre lezioni sono di livello specialistico: insegnamo i balli nelle forme autentiche osservate nei luoghi di origine, con musiche anch’esse registrate dai suonatori del luogo. I balli sono trasmessi in modo semplice, coinvolgente e divertente.
I docenti sono studiosi del settore, di fama nazionale; essi presenteranno i balli senza invenzioni e senza protagonismi personali, con analisi dei movimenti specifici e dei vari stili.
Novità: Molti balli sono delle primizie. Il laboratorio si conclude con un breve ma interessante corso di canti popolari toscani. Di tutti i balli appresi faremo vedere i video originali. Inoltre organizzeremo delle escursioni etnografiche in feste tradizionali per conoscere dal vivo i contesti da cui scaturiscono i balli. Formeremo un gruppo di danzatrici/danzatori per animazione e spettacoli di danza popolare.
ESTADANZA 2023- 40 anni - Pollino

29 luglio - 5 agosto 2023
- Etnocoreologia e Storia della danza: (prof. P. Gala e relatori vari) 7 h.
- Etnomusicologia: visita al laboratorio del M° Stabile - 1 ora
- Tecnica e Didattica dei balli lucani e calabresi (17 ore)
(docenti: Biagi, Gala P., Gala S., Miniati)
- Gli alberi della memoria: incontri con depositari di tradizione: 3 h.
Balli lucani: tarantelle calabro-lucane del Pollino, tarantelle della Val Sauro, Val d’Agri e del Materano, tarantella figurata del Vulture, pastorale del Pollino a una e due coppie, pichë e palë, scots, quadriglia.
Saranno proposti laboratori musicali con un minimo di adesioni: zampogna (minimo 4), tamburello (minimo 8), organetto/fisa (minimo 4), canto (minimo 8).
Docenti: suonatori e insegnanti locali.
Estadanza in Abruzzo 2019
ORSOGNA (CH)
3 - 10 agosto 2019
36° anno – 71a edizione
BALLI POPOLARI ABRUZZESI
y LAS JOTAS DEL PAIS VALENCIANO
Dopo aver scoperto e studiato dalla fine degli anni '80 il particolare ballo della "cotta" di Orsogna, abbiamo attivato un'indagine di confronto sulle jotas originali di alcune regioni spagnole, fino a stipulare contatti, amicizie e collaborazioni con studiosi e insegnanti di jota. L’edizione 2019 di Estadanza vede l’inizio di un gemellaggio culturale fra Orsogna e Lucena del Cid, paese della provincia di Castellon, da cui giungerà una delegazione per insegnarci dal vivo le tante varianti di jota e fandango della zona.
Orsogna, paese distrutto dalla guerra e terra di partigiani della Majella, conserva gelosamente alcuni balli particolari come la cotta e la scioveta, inoltre ha uno dei gruppi folkloristici più antichi dell’Abruzzo: “La figlia di Jorio”.
ATTIVITÀ DIDATTICHE (32 ore di lezione e attività culturali)
- Antropologia e Storia della danza (prof. Gala, antropologo): 5 h.
- Tecnica dei balli abruzzesi (inss. membri del gruppo folk “La figlia di Jorio”, Biagi, Gala P., Gala S., Miniati): 16 h.
- Tecnica dei balli spagnoli: ins. Elena Vicent Vidal: 10 h.
- Gli alberi della memoria: incontri con depositari di tradizione: 2 h.
- Convegno di studi: “Italia meridionale-Spagna: culture a confronto”: 3 h.
REPERTORI COREUTICI:
- Balli abruzzesi: saltarella, cotta, scioveta, ‘ntriccicapiedi, mazurka scambiata, quadriglia di Orsogna, zumparella, spallata, jisciana, sirpitillë e lu sciottë dei monti Frentanie balli gioco.
- Balli spagnoli: varie jotas, fandango e seguidilla della regione valenziana.
CONCORDANZE: La tarantella in Abruzzo
Spoltore (PE) 24 marzo 2018
Sala-teatro della Società Operaia di Mutuo Soccorso (piazza alta del centro storico)
Mini-seminario didattico, con cena e festa
PROGRAMMA
h. 16 - 19: Seminario tecnico su: La tarantella in Abruzzo: i balli in transumanza
h. 19: Conferenza: “Dall’Abruzzo a Pantelleria: la tarantella del Regno delle Due Sicilie. Un ampliamento degli orizzonti etnocoreutici” (prof. Pino Gala). Dibattito.
h. 20,00: Aperitivo in musica con la Compagnia della Pescara
h. 21,30: Festa da ballo e intrattenimento ludico.
* * *
Nelle tradizioni coreutiche dell'Abruzzo domina la "saltarella", complesso sottogruppo dell'ampia famiglia del "saltarello" dell'Italia centrale.
Però, essendo appartenuta per un millennio circa al Regno di Napoli, l'Abruzzo conserva tracce anche di un altro importante genere di danza: la TARANTELLA.
Essa è rimasta solo in pochi centri coinvolti nella millenaria economia pastorale della transumanza. Si tratta di modelli tipici della tarantella appenninica: figurata (cioè a struttura complessa e con varie figurazioni coreografiche) e a più soluzioni di partecipanti.
Tarantismo e Pizzica Pizzica: l'euforia e la mitificazione
La cura dei disagi psichici o fisici attraverso la musica e la danza ha sempre destato vivo interesse, perché significa percorrere strade diverse dalla medicina ufficiale e sancire l'esistenza di una pluralità di culture della sanità. Se poi si aggiunge - come nel tarantismo meridionale e nell'argismo sardo - la pregnante componente mitico-simbolica e magico-religiosa della taranta e della coreoterapia, allora il tema si fa persino affascinante; infatti per secoli il fenomeno ha "intrigato" molti medici, viaggiatori stranieri, artisti ed ecclesiastici, i quali, spinti dalla curiosità o per ragioni di studio, si sono recati in Puglia per constatare di persona il fenomeno.
LA VILLANELLA D'ASPROMONTE (Calabria)
h.15,30: presentazione del repertorio delle tarantelle sud-calabresi e lezione tecnica.
h. 21,00: festa da ballo con danze tradizionali abruzzesi e italiane
La complessa tarantella ("viddhanedda") sud-calabrese.
Pino Gala, ricercatore e antropologo della danza
Tiziana Miniati: ricercatrice
ESTADANZA 2023 - 40 anni - Abruzzo

40° anno - 77a edizione
Laboratorio di base - Scuola di Formazione
Discipline (20 ore di lezione e attività culturali)
- Etnocoreologia ed Etnomusicologia: (prof. P. Gala + altri): 6 h.
- Tecnica e Didattica dei balli abruzzesi e balli-gioco (14 ore)
(docenti: Biagi, Gala P., Gala S., Miniati)
Discipline (32 ore di lezione e attività culturali)
- Antropologia della danza e Storia della danza: (prof. P. Gala + altri): 9 h.
- Etnomusicologia abruzzese (prof. Di Silvestre): 2 h.
- Tecnica e Didattica dei balli abruzzesi (ins. Tamara Biagi, Gala Pino, Gala Sabina, Tiziana Miniati) 21 h
Laboratorio di base: zumparella, jisciana, sirpëtillë, spallata, sciottë, quadriglia, valzer scambiato, spallate di Palmoli, saltarelle varie della Val di Sangro;
Balli -gioco: balli del merlo, della scopa, della sedia, dello specchio, ecc.
Scuola di Formazione: tutti i balli del laboratorio di base più: spallata di Schiavi d’Abruzzo, saltarella/ballarella di Fara Filiorum Petri, lu denzë, intricciapiedi, mazurka scambiata.
Ancora una volta Estadanza resta fedele a se stessa: rifugge i contesti affollati e snaturati delle caotiche riviere, del turismo di massa, delle mode folk e porta le persone intelligenti a scoprire frammenti di un'altra Italia, dove il rapporto con la gente si fa discreto ma sincero, una relazione di umanità espressiva che vuol recuperare tratti ancora esistenti di una ruralità culturale, fatta di essenzialità esistenziale e di resistente intreccio con la natura circostante.
Laboratorio Danza Popolare - Firenze 2022-23
TARANTA - Ass. Cult. Tradizioni Popolari (affiliata alla UISP Lega Danza - Settore Danze Etniche)
presenta il PROGRAMMA del corso 2022-2023 - 46° anno!
Che si terrà ogni martedì sera h. 20,30 - 22,30: dal 4 ottobre 2022 al 30 maggio 2023
presso la palestra della Scuola Media Machiavelli, P.za de Nerli, 2 - S. Frediano.
(Fermate Bus 6, 11, 12, D, 17, 36, 3 o da stazione SMN 10 min. a piedi).
Stiamo pian piano uscendo fuori dalla pandemia covid così anche la danza tradizionale può tornare ad essere strumento solo benefico: di socializzazione, divertimento, attività motoria, scarico di tensioni, conoscenza delle culture popolari, linguaggio simbolico, etica ed estetica della tradizione, ecc.
Continua la lunga vita del Laboratorio di Danza Popolare di Firenze, il primo e più longevo corso d’Italia (46°
anno!).
A Firenze negli ultimi anni si sono moltiplicati i corsi di danza popolare: chi ama la tradizione deve sapere che
siamo gli unici ad avere alle spalle i lunghi decenni di ricerca etnografica e studi e pubblicazioni specifiche di
antropologia della danza ed una lunga esperienza tecnica di insegnamento.
In palestra si terranno sia le lezioni tecniche che le lezioni teoriche con visione di filmati inediti. Le danze
saranno presentate nella loro forma originale. I docenti sono studiosi del settore, di fama nazionale; essi
presenteranno i balli senza invenzioni e senza protagonismi personali, con analisi dei movimenti specifici e dei
vari stili.
- Prima novità: Pino e Sabina Gala, Tamara Biagi, Tiziana Miniati, saranno coadiuvati quest’anno da giovani
insegnanti, in modo da permettere un ricambio generazionale nella conduzione del laboratorio.
- Seconda novità: formeremo un gruppo di danzatrici/danzatori per anima-zione e spettacoli di danza popolare,
con supporto di apposito gruppo musicale.
- Terza novità: organizzeremo delle escursioni etnografiche in feste tradizionali per conoscere dal vivo i contesti da cui scaturiscono i balli.
PROGRAMMA
I sezione
ANTOLOGIA DI CONTRADDANZE IN ITALIA
Tra i balli tradizionali collettivi ci sono quelli che prevedono una disposizio-ne spaziale a coppie o schiere contrapposte, che eseguono durante il ballo varie figurazioni codificate o variate secondo i comandi impartiti. Abbiamo scelto i seguenti balli: marina versiliese (Toscana), ballindodici linea di Garibaldi (Umbria), russiano (Romagna), bureo vieio, (Piemonte) giga a quattro, oibò, mascherina (Lombardia)
II sezione
BALLI PUGLIESI E SARDI
Pizzica pizzica di Valle d’Itria e Tarantella di S. Giovanni Rotondo. Ballu sila-nesu, tres passos, ballu tzoppu, cointrotza.
III sezione
BALLO LISCIO E FIGURATO
Vi sono tanti balli di origine ottocentesca che prevedono forme legate di balli da sala. Molti di questi sono anche «figurati» e comandati. Particolare attenzione verrà data alle tante varianti di scotis (schottish) presenti ovunque.
Estadanza 2018 in Abruzzo
Accademia di Danza Etnica Abruzzese
ORSOGNA (CH)
70aa edizione di Estadanza
6 - 12 agosto 2018
Torniamo dopo molti anni nell’Abruzzo meridionale, e precisamente a Orsogna, terra di un ballo speciale: la cotta, ossia una jota spagnola trapiantata da secoli in questa zona. Grazie alla collaborazione col gruppo folk “La figlia di Jorio” e il comune di Orsogna, nasce una nuova dimensione di Estadanza in un ambiente ospitale e cordiale. Anche qui ci saranno gli “Alberi della memoria”(incontri con gli anziani), escursioni ecologiche sul massiccio della Majella, visite artistiche nei centri limitrofi e una rassegna di musica popolare abruzzese. Le danze locali saranno insegnate da esperti del paese, mentre i ricercatori dell’Ass. Taranta insegneranno altre danze dell’area frentana. Un convegno di studi su “Abruzzo: tradizioni oggi”, le lezioni teoriche di Antropologia e Storia della danza, tanti video di ricerca per osservare forme e contesti originali dei balli e tante relazioni umane fra partecipanti e abitanti del luogo arricchiranno l’esperienza di una settimana vissuta insieme fra tutti i partecipanti. Festeggeremo così la settantesima edizione di Estadanza.
Orsogna, paese distrutto dalla guerra e terra di partigiani della Majella, conserva gelosamente alcuni balli particolari come la cotta e la scioveta, inoltre ha uno dei gruppi folkloristici più antichi dell’Abruzzo: “La figlia di Jorio”.
ATTIVITÀ DIDATTICHE (29 ore di lezione e attività culturali)
- Antropologia e Storia della danza (prof. Gala, antropologo): 5 h.
- Tecnica del ballo (membri del gruppo folk “La figlia di Jorio”, Biagi, Gala P., Gala S., Miniati): 18 h.
- Gli alberi della memoria: incontri con depositari di tradizione: 3 h.
- Convegno di studi: “Abruzzo: tradizioni oggi”: 3 h.
REPERTORI COREUTICI:
- Balli abruzzesi: saltarella, cotta, scioveta, danzo, ‘ntriccicapiedi, saltarella di Castelfrentano (in cerchio, a quattro, a tre e in coppia), mazurka scambiata, lu sciottë, lu scagnariello, quadriglia e balli gioco.
SCUOLA DI MUSICA POPOLARE
- Corso di organetto (minimo 3 partecipanti): ins. Stefano Rosica (10 h.)
- Corso di tamburello abruzzese (minimo 5 partecipanti): Pino Gala (10 h.)
OSPITALITÀ
Sistemazione gratuita: i partecipanti alloggeranno nella Scuola primaria di Orsogna in aule munite di 4-5 letti (posti limitati). Portarsi lenzuola e biancheria personale. Le lezioni di danza e di teoria si terranno presso il palazzetto dello sport. Lezione teoriche nel teatro-aula magna della scuola primaria.
Altra sistemazione: in strutture locali a pagamento. La segreteria di Estadanza fornirà informazioni.
Vitto: mensa presso la Scuola primaria con pasti tradizionali abruzzesi preparati da cuoche locali.
VISITE, INCONTRI e CONCERTI
Durante le giornate estadanzine ci saranno escursioni artistiche ed ambientali (città d’arte e Majella), incontri con anziani e artigiani, concerti serali di musica abruzzese. Esibizione del gruppo folk “La figlia di Jorio” di Orsogna.
COME ARRIVARE
Orsogna è a 16 km da Ortona, città collegata con ferrovia, autostrada e autobus lungo la costa adriatica con le principali città italiane. Per informazioni sui mezzi pubblici potete chiedere alla segreteria di Estadanza.
* * *
COSTI, ISCRIZIONI E INFORMAZIONI
• Corso di balli calabresi e campani a Castrovillari: € 100
• Corso di balli abruzzesi a Orsogna: € 100.
• Corsi di strumenti musicali: € 6 ad ora.
• Tutti i corsi di ballo in Calabria e Abruzzo: € 150.
• Costo del vitto: 20 € al giorno (colazione, pranzo e cena): il vitto diventa parte integrante del costo complessivo del corso (eccetto per i locali).
? Obbligatoria la tessera 2018 dell’Ass. Cult. Taranta (€ 15).
• Alloggio gratuito (nelle condizioni suddette).
ISCRIZIONI
? Chi vuole iscriversi deve telefonare o scrivere in associazione per ottenere la disponibilità dei posti, ricevuto l’assenso, deve compilare un apposito modulo d’iscrizione e versare l’anticipo di € 50 sul c/c postale sottoscritto (o per bonifico bancario), precisando il tipo di corso cui vuole partecipare e il proprio recapito (con telefono); la rimanente cifra verrà poi saldata all’inizio della manifestazione.
? MODALITA’ DI PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI:
- C/c postale N° 26456509 intestato a Choreola / Taranta - Via Alfani 51 - 50121 FIRENZE
- Coordinate bancarie: Cassa Risparmio Firenze - Via Bufalini, 6 –
IBAN= IT52 O061 6002 8000 0009 6161C00 - BIC/swift: CFRIIT3FXXX
INFORMAZIONI
Tel. Mobile: 347-6186994 / 340-5131771 / 347-5000000
Sito: www.taranta.it
Mail: taranta@taranta.it
Facebook: Taranta Tradizioni Popolari (pagina e profilo)
AVVISI
? L’Ass. Cult. “Taranta” non ha fini di lucro. Le entrate dei corsi, detratte le spese di segreteria e degli operatori esterni, sono devolute alla ricerca e alle pubblicazioni.
? L'organizzazione si riserva i diritti di accettazione delle iscrizioni e di eventuali variazioni del programma.
? È vietato filmare le manifestazioni della rassegna senza autorizzazione.
? I corsi sono gratuiti per i collaboratori e i residenti del posto (solo tessera associativa).
Il sito dei balli tradizionali in Italia
Informazioni etnografiche, fonti storiche, notizie e analisi
sul ricco patrimonio della danza etnica in Italia.
Sito, attività e produzioni
dell'Associazione Culturale "Taranta" Tradizioni Popolari.
Testi, immagini e video coperti da copyright.
La villanella d'Aspromente (Calabria)

PARMA, Circolo Aquila Bruno Longhi, Vicolo Santa Maria, 1/A.
h.16,00: presentazione del seminario, inquadramento strutturale e storico della "villanella reggiana" nel panorama dell'ampia famiglia della tarantella del Sud d'Italia.
h. 16,30: Laboratorio tecnico della tarantella aspromontana, con particolare riferimento alla tarantella "bagnarota".
h. 19,15: Conferenza del prof. Gala su «Danzare a volo di uccelli, con rapidità ed eleganza ». Proiezione guidata di documentari video inediti di ricerca sulla festa della Madonna della montagna di Polsi.
h. 20,00: cena sociale a prezzo convenzionato (18 €)
h. 21,00: festa da ballo in piazza con repertorio di danze e balli-gioco tradizionali italiani.
Tiziana Miniati: ricercatrice, insegnante di danze popolari dal 1997
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