La tarantella del Gargano - Laboratorio con Pino Gala
Concordanze – Tratturi
Culture adriatiche – Tradizioni e balli dell'Italia adriatica
Culture adriatiche – Tradizioni e balli dell'Italia adriatica
LA TARANTELLA DEL GARGANO (CARPINO) - Laboratorio con Pino Gala
Sabato 25 febbraio 2023 - ore 16,00 – 20,00
presso Spazio Matta - Via Gran Sasso, 57 – Pescara
Sabato 25 febbraio 2023 - ore 16,00 – 20,00
presso Spazio Matta - Via Gran Sasso, 57 – Pescara
PROGRAMMA
- ore 15,30: Iscrizioni
- ore 16.00: Presentazione del corso e del tema didattico, uso delle castagnole garganiche.
- ore 16.30: Lezione tecnica di ballo
- ore 18.30: Conferenza sul tema: “Strani suoni, stridule voci e rude danze sulla Montagna Sacra”. Narrazioni e immagini inedite sulla ricerca etnocoreutica garganica. Dibattito.
- ore 19,15: Lezione tecnica di ballo
- ore 20,00: Chiusura dei lavori
- ore 16.00: Presentazione del corso e del tema didattico, uso delle castagnole garganiche.
- ore 16.30: Lezione tecnica di ballo
- ore 18.30: Conferenza sul tema: “Strani suoni, stridule voci e rude danze sulla Montagna Sacra”. Narrazioni e immagini inedite sulla ricerca etnocoreutica garganica. Dibattito.
- ore 19,15: Lezione tecnica di ballo
- ore 20,00: Chiusura dei lavori
Un mare, una costa e analogie culturali
Sin dalla scoperta della navigazione, il mare nella storia umana non è mai stata barriera, ma via di comunicazione e di rapporti culturali. Il mare Adriatico è quasi un lago nel grande lago del Mediterraneo; fitti scambi hanno contrassegnato le sue coste: dalla colonizzazione dell'antica Grecia all'Impero romano, dall'espansione di Bisanzio-Ravenna alla contrapposizione fra civiltà cristiana ed islamica, ai domini della Serenissima. Come si muovevano popolazioni, eserciti e flussi commerciali, così transitavano e si contaminavano saperi, consuetudini ed espressioni delle varie comunità che su questo mare si affacciavano cercando la fonte del proprio sostentamento.
Così abbiamo voluto quest'anno iniziare un percorso di conoscenza dei repertori di ballo tradizionale di aree che si affacciano sul versante italiano del Mare Adriatico, scegliendo le tarantelle del Gargano, i balli di una precisa comunità del medio Abruzzo (Loreto Aprutino) e il saltarello di una valle delle Marche centrali (Val di Chienti).
Così abbiamo voluto quest'anno iniziare un percorso di conoscenza dei repertori di ballo tradizionale di aree che si affacciano sul versante italiano del Mare Adriatico, scegliendo le tarantelle del Gargano, i balli di una precisa comunità del medio Abruzzo (Loreto Aprutino) e il saltarello di una valle delle Marche centrali (Val di Chienti).
Dai suoni di chitarre al cadenzare di castagnole e corpi
La penisola del Gargano è stata una meta privilegiata della ricerca etnomusicale: Lomax, Carpitella, De Simone, De Cristofaro, Bennato, Gala, Nasuti, De Carolis e Villani si sono alternati nel documentare un ricco patrimonio di canti e di suoni.
Ma sulle danze solo Gala ebbe l’intuizione di intraprendere una capillare indagine a partire dall’agosto del 1980 e sondare in tutti i paesi del promontorio quanto era rimasto del patrimonio coreutico tradizionale. Le tarantelle stavano cadendo in disuso, solo alcuni adulti e gli anziani possedevano le adeguate conoscenze per aver frequentato quelle danze sino agli anni ’70. Solo in tre paesi è stato possibile a più riprese documentare esecuzioni di tarantelle dalle forme essenziali e in pregnante stile agro-pastorale.
La documentazione di Gala - che l’autore fece subito visionare a Carpitella - è rimasta l’unica esistente per completezza e veridicità di esecuzione.
Una ventina di anni dopo sul promontorio è scattata la valorizzazione della musica garganica grazie al proliferare di festival e di rassegne musicali estive, e negli ambienti folkofili si è diffusa alcune modalità corrotte della cosiddetta "tarantella del Gargano", in realtà di una semplificazione del ballo carpinese.
La didattica tecnica dei balli del seminario garganico che andiamo a proporre al "Matta" di Pescara scaturisce proprio da quelle riprese e dalle conoscenze dirette dei ballatori e cantatori garganici, con i quali il prof. Gala ha conservato fervidi rapporti umani, sino alla morte di tutte le donne e gli uomini depositari di un sapere andato via con loro.
Il corso, dunque, si configura come un’esperienza speciale di conoscenza, una sorta di viaggio nella memoria e nel tempo, dentro un mondo arcaico e culturalmente ricco, che oggi meriterebbe una maggiore attenzione.
Ma sulle danze solo Gala ebbe l’intuizione di intraprendere una capillare indagine a partire dall’agosto del 1980 e sondare in tutti i paesi del promontorio quanto era rimasto del patrimonio coreutico tradizionale. Le tarantelle stavano cadendo in disuso, solo alcuni adulti e gli anziani possedevano le adeguate conoscenze per aver frequentato quelle danze sino agli anni ’70. Solo in tre paesi è stato possibile a più riprese documentare esecuzioni di tarantelle dalle forme essenziali e in pregnante stile agro-pastorale.
La documentazione di Gala - che l’autore fece subito visionare a Carpitella - è rimasta l’unica esistente per completezza e veridicità di esecuzione.
Una ventina di anni dopo sul promontorio è scattata la valorizzazione della musica garganica grazie al proliferare di festival e di rassegne musicali estive, e negli ambienti folkofili si è diffusa alcune modalità corrotte della cosiddetta "tarantella del Gargano", in realtà di una semplificazione del ballo carpinese.
La didattica tecnica dei balli del seminario garganico che andiamo a proporre al "Matta" di Pescara scaturisce proprio da quelle riprese e dalle conoscenze dirette dei ballatori e cantatori garganici, con i quali il prof. Gala ha conservato fervidi rapporti umani, sino alla morte di tutte le donne e gli uomini depositari di un sapere andato via con loro.
Il corso, dunque, si configura come un’esperienza speciale di conoscenza, una sorta di viaggio nella memoria e nel tempo, dentro un mondo arcaico e culturalmente ricco, che oggi meriterebbe una maggiore attenzione.
Repertorio
La tarantella di Carpino.
La tarantella di Carpino.
Docenti
Pino Gala (antropologo della danza)
(curriculum: http://www.taranta.it/.../149-giuseppe-pino-michele-gala...)
Tiziana Miniati (ricercatrice)
(curriculum: http://www.taranta.it/.../curricula/160-tiziana-miniati.html)
Pino Gala (antropologo della danza)
(curriculum: http://www.taranta.it/.../149-giuseppe-pino-michele-gala...)
Tiziana Miniati (ricercatrice)
(curriculum: http://www.taranta.it/.../curricula/160-tiziana-miniati.html)
INFORMAZIONI & PRENOTAZIONI
Per partecipare al Laboratorio occorre prenotarsi telefonando o inviano un messaggio tramite telefono, whatsapp, messenger e mail.
Iscrizioni e Segreteria logistica
www.icoloridelterritorio.org - Facebook: Ass. Cult. I Colori del Territorio - Tel. 338 5619192 (Edgardo)
Segreteria didattica:
www.taranta.it / Mail: taranta@taranta.it - Tel. 347-5000000 (Pino). Facebook: Taranta tradizioni popolari
Iscrizioni e Segreteria logistica
www.icoloridelterritorio.org - Facebook: Ass. Cult. I Colori del Territorio - Tel. 338 5619192 (Edgardo)
Segreteria didattica:
www.taranta.it / Mail: taranta@taranta.it - Tel. 347-5000000 (Pino). Facebook: Taranta tradizioni popolari
ATTESTATO DI FREQUENZA
Ai frequentanti verrà rilasciato – solo su esplicita richiesta - a cura dell’Ass. Cult. Taranta (Centro di Studi sulla danza tradizionale in Italia) un attestato di partecipazione al laboratorio.
Ai frequentanti verrà rilasciato – solo su esplicita richiesta - a cura dell’Ass. Cult. Taranta (Centro di Studi sulla danza tradizionale in Italia) un attestato di partecipazione al laboratorio.
MATERIALE DIDATTICO
L’Ass. Taranta metterà fornirà indicazioni bibliografiche e discografiche ai partecipanti e metterà a disposizione pubblicazioni inerenti argomenti trattati per eventuale acquisto.
L’Ass. Taranta metterà fornirà indicazioni bibliografiche e discografiche ai partecipanti e metterà a disposizione pubblicazioni inerenti argomenti trattati per eventuale acquisto.
Organizzazione
"I Colori del Territorio ets", Spazio Matta, Taranta tradizioni popolari aps.
"I Colori del Territorio ets", Spazio Matta, Taranta tradizioni popolari aps.