ESTADANZA 2022 IN BASILICATA

23 - 31 luglio 2022
Un nuovo paese e una nuova comunità ci accolgono, meta anch'essi delle nostre ricerche etnografiche. A Corleto, infatti, durante la seconda edizione di Estadanza del 1985 abbiamo scoperto e documentato uno dei due ultimi suonatori di arpa pastorale lucana: Rocco Rossetti, dal repertorio ampio e sorprendente.
- studio dei balli, dei canti, delle musiche e delle tradizioni locali
- conoscenza di un importante e poco noto settore dell'etnocoreologia italiana: i balli-gioco
- turismo intelligente verso i beni artistici della zona
- serate di cultura e musica con la gente del paese
- Tecnica e Didattica dei balli lucani (14 ore): proff. e drr. T. Biagi, P. Gala, S. Gala, T. Miniati
- Tecnica e Didattica dei balli-gioco (7 ore): proff. e drr. T. Biagi, G. M. Gala, S. Gala, T. Miniati
Laboratorio di Danza Popolare di Firenze 2021-22

E siamo al 45° anno.
Estadanza 2018 in Calabria
Castrovillari (CS)
22 - 29 luglio 2018
69aa edizione
Estadanza in Calabria
Per la quarta volta consecutiva Estadanza si svolge in Calabria, grazie alla preziosa collaborazione della "Proloco di Castrovillari" e del gruppo folk "Proloco del Pollino". Da tre anni abbiamo istituito la formula "CONCORDANZE: regioni e tradizioni a confronto", confrontiamo cioè i repertori locali della Calabria con quelli di altre regioni del sud.
Quest’anno tocca alla Campania: regione ricchissima di balli, tant’è che abbiamo scelto di affrontare solo i balli di zone specifiche della regione: l’area vesuviana, il Sannio e il Matese casertano.
Oltre ai corsi didattici, che si tengono nel bel castello aragonese, interessantissime sono le esperienze degli “Alberi della memoria”, incontri con gli anziani dei paesi della zona, con racconti di vita, cucina casalinga, canti, esibizioni e balli.
Inoltre il bel festival di musiche etno-jazz “Suoni”, l’analisi di documentari etnografici (testimonianze irripetibili perché anche in questa regione si registrano abbandoni di usanze e trasformazioni radicali), le escursioni naturalistiche nel parco nazionale del Pollino e l’incontro con la cultura arbresh (albanese) rendono anche questa puntata unica e intrigante.
CONCORDANZE: due regioni a confronto:
CALABRIA e CAMPANIA
tarantelle, pastorali e villanelle della calabria- balli sul tamburo e ballarelle della campania
Le lezioni dei due repertori diversi si alterneranno durante le intense giornate di Estadanza. Le lezioni teoriche di Etnocoreologia, di Storia della Danza etnica, e di Antropologia della danza allargheranno gli orizzonti culturali dei partecipanti con riflessioni su resistenze e dispersioni di certe espressioni delle comunità locali, sulla dislocazione dei repertori, sulle contaminazioni, le perdite, il consumo folk, sul senso e l’importanza dell’appartenenza culturale.
DISCIPLINE (32 ore di lezioni pratiche, teoriche e attività culturali):
- Antropologia della danza e Storia della danza etnica (prof. P. Gala, antropologo): 5 h.
- Tecnica dei balli calabresi (T. Biagi, P. Gala, S. Gala e T. Miniati): 11 h.
- Tecnica dei balli campani (T. Biagi, P. Gala, S. Gala e T. Miniati): 9 h.
- Etnomusicologia (M° L. Stabile): 1 h.
- Gli alberi della memoria: incontri con i depositari della tradizione: 6 h.
REPERTORI DIDATTICI
Balli calabresi: Tarantelle e pastorali del Pollino, tarantella silana, tarantelle “figurate” del Reventino, villanella d’Aspromonte, balli-gioco, scotis, quadriglia
Balli campani: balli sul tamburo (vari stili) dell’area vesuviana e domiziana, ballarelle del Matese casertano e balli del Sannio.
CORSI DI MUSICA
Corsi di strumenti e canto della tradizione calabra tenuti da musici calabresi.
- organetto reggitano (due bassi): Paolo Martino
- tamburello calabrese: Mattia De Luca
- canto popolare calabrese: a cura di Gerardo Bonifati
***
OSPITALITÀ
I partecipanti saranno alloggiati gratuitamente dalla Pro Loco del Pollino nell’Istituto Alberghiero di Castrovillari (stanze da 2, 3 e 4 letti con bagno in camera). Portarsi lenzuola e biancheria personale.
Vitto: I pasti di cucina tradizionale calabro-lucana saranno consumati a prezzo convenzionato di 20 € al giorno (colazione, pranzo e cena).presso il refettorio dell’Istituto e saranno preparati da cuochi locali. Servizio ai tavoli a turno da parte dei partecipanti.
Altra sistemazione: Castrovillari è la più importante cittadine della Calabria settentrionale, dove è facile trovare altre strutture ricettive (alberghi, B&B, appartamenti privati, ecc), chi vuole servirsi di tale soluzione a proprie spese è invitato a prenotare prima possibile. L'organizzazione di Estadanza fornirà elenchi di punti di accoglienza.
VISITE, INCONTRI e FESTIVAL ETNO-JAZZ
Durante il corso di base vi saranno incontri con tradizioni ed escursioni artistiche e ambientali (parco nazionale del Pollino, Morano Calabro) in zona. Quattro serate di festival Etno-jazz e feste nei paesi vicini.
COME ARRIVARE
Castrovillari è collegata in autobus con le principali città italiane, in ferrovia con Cosenza e in auto si trova lungo la Salerno-Reggio Calabria. Per informazioni sui mezzi pubblici potete chiedere alla segreteria di Estadanza.
COSTI, ISCRIZIONI E INFORMAZIONI
• Corso di balli calabresi e campani a Castrovillari: € 100
• Corso di balli abruzzesi a Orsogna: € 100.
• Corsi di strumenti musicali: € 6 ad ora.
• Tutti i corsi di ballo in Calabria e Abruzzo: € 150.
• Costo del vitto: 20 € al giorno (colazione, pranzo e cena): il vitto diventa parte integrante del costo complessivo del corso (eccetto per i locali).
. Obbligatoria la tessera 2018 dell’Ass. Cult. Taranta (€ 15).
• Alloggio gratuito (nelle condizioni suddette)
ISCRIZIONI
Chi vuole iscriversi deve telefonare o scrivere in associazione per ottenere la disponibilità dei posti, ricevuto l’assenso, deve compilare un apposito modulo d’iscrizione e versare l’anticipo di € 50 sul c/c postale sottoscritto (o per bonifico bancario), precisando il tipo di corso cui vuole partecipare e il proprio recapito (con telefono); la rimanente cifra verrà poi saldata all’inizio della manifestazione.
MODALITA’ DI PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI:
- C/c postale N° 26456509 intestato a Choreola / Taranta - Via Alfani 51 - 50121 FIRENZE
- Coordinate bancarie: Cassa Risparmio Firenze - Via Bufalini, 6 –
IBAN= IT52 O061 6002 8000 0009 6161C00 - BIC/swift: CFRIIT3FXXX
INFORMAZIONI
Tel. Mobile: 347-6186994 / 340-5131771 / 347-5000000
Sito: www.taranta.it
Mail: taranta@taranta.it
Facebook: Taranta Tradizioni Popolari (pagina e profilo)
AVVISI
+ L’Ass. Cult. “Taranta” non ha fini di lucro. Le entrate dei corsi, detratte le spese di segreteria e degli operatori esterni, sono devolute alla ricerca e alle pubblicazioni.
+ L'organizzazione si riserva i diritti di accettazione delle iscrizioni e di eventuali variazioni del programma.
+ È vietato filmare le manifestazioni della rassegna senza autorizzazione.
+ I corsi sono gratuiti per i collaboratori e i residenti del posto (solo tessera associativa).
VETERENOVO - Radici antiche del futuro

Lezione teorica [biblioteca comunale]: L'Etnocoreologia e lo studio delle danze etniche: concetti basilari applicati al patrimonio etnocoreutico della Basilicata (a cura del prof. G.M. Gala).
Visione guidata di video inediti su balli rari e particolari girati in Basilicata. Dibattito.
ore 10,30
Lezione tecnica di ballo [palestra della scuola]. Repertorio: la tarantella in cerchio, a due coppie e in coppia del Pollino
ore 13,30 - Pausa pranzo - intervallo
Lezione teorica [biblioteca comunale]: La storia della ricerca etnomusicale ed etnocoreutica in Basilicata (a cura del prof. G.M. Gala).
Visione guidata del documentario inedito di G. M. Gala "La zampogna lucana". Visione guidata di video inediti di G. M. Gala girati nelle feste mariane di vari paesi lucani del Pollino
ore 16,30
Lezione tecnica di ballo [palestra della scuola]. Repertorio: la tarantella nella Val d'Agri (nelle varianti di Viggiano, Marsicovetere, Marsico Nuovo)
L'arpa di Daniela Ippolito (S. Mauro Forte - MT) - arpa e voce.
ore 22,30
Gli Amarimai (Viggiano - PZ) - organetto, zampogna, arpa, chitarra, tamburello e voce.
ESTADANZA 2022 in Salento

AI BALLI STORICI DEL TARANTISMO
dalla pizzica pizzica ai balli del tarantismo dal XVII al XIX secolo
- Antropologia e storia della danza etnica (prof. Giuseppe Gala, ricercatore etnocoreologo): 3 ore
- Tecnica e Didattica del ballo (proff. e dr. Tamara Biagi, Pino Gala, Sabina Gala e Tiziana Miniati): (15 ore)
Laboratorio di Danza Popolare di Firenze 2020-21

Le danze saranno presentate nella loro forma originale, come le abbiamo documentate in 40 anni di assidua e paziente ricerca sul campo.
Un po' per necessità un po' per scelta quest'anno ci saranno alcune novità...
PROGRAMMA:
Estadanza 2017 in Calabria
LABORATORIO NAZIONALE DI DANZA TRADIZIONALE ITALIANA
34° anno – 68a edizione
Castrovillari (CS) 24-31 luglio 2017
TRADIZIONI A CONFRONTO:
danze e musiche di Calabria e Puglia
Prosegue la lunga vita di Estadanza, prima rassegna didattica estiva sulle danze tradizionali in Italia. Per il terzo anno consecutivo siamo ospitati in Calabria dalla Pro Loco del Pollino della bella cittadina di Castrovillari, in contesti culturali calabro-lucani.
Confluisce in questa manifestazione la più vasta esperienza di ricerca sul campo dell’Etnodanza italiana. Uno studio meticoloso e penetrato in innumerevoli realtà locali per oltre 40 anni di ricerca ha permesso di estrarre e documentare varie centinaia di esempi di balli contadini, molti dei quali sono andati perduti presso le nuove generazioni. Un archivio dunque preziosissimo per andare oltre le generalizzazioni che oggi si fanno dei balli folk, utile anche agli stessi giovani dei luoghi di origine che possono ritrovare tracce delle proprie radici espressive.
Uno scaffale di iniziative
Un’edizione anche quest’anno ricca di iniziative e opportunità di conoscenza:
- Vari seminari didattici di danza popolari (Calabria e Puglia).
- Corsi di musica (organetto, tamburello, zampogna, fisarmonica).
- Lezioni teoriche di Antropologia della danza.
- Lezioni di Antropologia del tarantismo.
- Visione guidata di filmati inediti di ricerca e di archivi storici.
- Convegno sullo stato di conservazione e tutela del patrimonio etnico in Calabria.
- Incontri e feste con anziani, ballerini e musicisti dei paesi della zona del Pollino.
- Concerti di ascolto e da ballo del festival Etno-jazz “SUONI”.
- Visite a centri storici, scavi archeologici e a collezioni particolari.
- Visite a musei d’arte, di archeologia, arte sacra e di cultura contadina.
- Visite a laboratori artigianali di zampogna, ciaramella e tamburelli.
- Gastronomia locale.
La pizzica pizzica tradizionale nella Grecìa salentina

Circolo Arci Dipendenti Comunali, Viale Mentana, 31/A.
h.15,30: presentazione del seminario, inquadramento della pizzica pizzica tradizionale salentina nell'ampia famiglia della tarantella meridionale.
h. 15,45: Laboratorio tecnico di pizzica pizzica
h. 18,30: Conferenza del prof. Gala su «La pizzica pizzica tra funzione ludica e funzione terapeutica». Proiezione guidata di documentari video inediti di ricerca.
h. 20,00: cena sociale (2 primi, secondo, contorno, acqua, vino e sorpresa) (15 €)
h. 21,00: festa da ballo con repertorio di danze del Sud d'Italia
La "pizzica pizzica" a Cutrofiano, Corigliano d'Otranto e Martignano
Pino Gala, ricercatore e antropologo della danza
Tiziana Miniati: ricercatrice
Laboratorio di Danza Popolare di Firenze
Programma 2019-2020 - (43° anno)
Palestra Scuola Media "Machiavelli" - P.za de' Nerli, 2
in S. Frediano ogni martedì sera: 1 ott. 2019 - 28 apr. 2020
Da stazione SMN 10 min. a piedi. Bus 6, 11, 12, D, 17, 36, 3
SCUOLA DI BALLO POPOLARE
Continua la lunga vita del Laboratorio di Danza Popolare di Firenze, il primo e più longevo corso d’Italia. Ogni anno proposte diverse, apparentamenti e confronti.
A Firenze negli ultimi anni si sono moltiplicati i corsi di danza popolare: quasi sempre sono state nostre allieve che si sono autopromosse insegnanti ed esperte di ballo popolare, senza però alle spalle i lunghi decenni di ricerca etnografica e senza studi specifici di antropologia della danza.
Il programma annuale prevede un unico corso serale da ottobre a fine aprile, con intercalazione di feste serali, di incontri culturali, esperienze di osservazione diretta dei balli nei luoghi originali e di seminari didattici intensivi di fine settimana. In palestra si terranno le lezioni tecniche, in associazione (Via Alfani 51) quelle teoriche.
Le danze saranno presentate nella loro forma originale, come le abbiamo documentate in 40 anni di assidua e paziente ricerca sul campo. Nessun altro centro di studi etnocoreologici può vantare un archivio di documentazione così vasto e capillare.
I docenti sono studiosi del settore, riconosciuti internazionalmente; essi presenteranno i balli senza invenzioni e senza protagonismi personali, con analisi dei movimenti specifici e dei vari stili: Pino e Sabina Gala, Tamara Biagi, Tiziana Miniati, Massimo Castagna.
PROGRAMMA
ESTADANZA 2016: ballare in Calabria e Salento
ESTADANZA 2016
XXXIII anno - 66a e 67a edizione
BALLARE IN CALABRIA E IN SALENTO
Siamo giunti al 33° anno consecutivo di Estadanza. La prima rassegna didattica estiva e residenziale nata in Italia continua la sua lunga vita. In questi anni abbiamo tenuto tante edizioni in una decina di regioni diverse da perderne il conto. Un record di cui siamo fieri, perché basato su circa 40 anni di intensa ricerca sul campo, di studi e pubblicazioni, di professionalità e conoscenza profonda delle tradizioni coreutiche in Italia.
Oltre le mode, oltre i protagonismi esibizionistici, oltre le pseudo-competenze improvvisate, noi siamo sempre qui a contatto con i territori di provenienza dei balli e attorniati da preparati conoscitori del mondo popolare. Al centro delle attività c’è sempre il ballo etnico, infatti insegneremo le danze nelle versioni osservate dagli anziani e dagli esecutori locali attendibili. In questi ultimi decenni è accaduto spesso che le vecchie danze sono state dismesse negli stessi luoghi d’origine. Per questo il nostro è anche un viaggio storico nel recente passato, beneficiamo infatti della memoria degli anziani che ci affidarono informazioni e saperi, affinché documentandoli potessimo trasmetterli alle future generazioni.
BALLOS SARDOS

presso Fusolab 2.0 – Via della Bella Villa, 94 - ROMA
La danza per la cultura sarda ha un valore immenso, è un tratto distintivo fra i più sentiti e identificativi. La varietà dei balli, la loro biodiversità locale, l'elevata e diffusa competenza etnomusicale ed etnocoreutica della Sardegna, fanno di questa isola un campo di indagine di tanti ricercatori ed antropologi.
Accanto ad arcaicismi coreutici, convivono anche prestiti giunti dall'esterno, trasformazioni, innovazioni coreografiche spettacolari dei gruppi folkloristici, tendenze a globalizzare e generalizzare alcuni modelli attraverso nuove scuole urbane di ballo, ecc.
Estadanza 2021
38° anno – 73° edizione
Montesano sulla Marcellana (SA)
dal 24 al 31 luglio 2021
Tradizione in scena: danza & teatro
Tarantelle e maschere nascoste
Laboratori didattici e Scuola di Formazione per insegnanti di Etnodanza lucana
A cura di Pino Gala, Ass. Cult. Taranta aps e Compagnia dei Nove aps-ets
Continua il nostro lungo viaggio nella grande e magnifica terra delle mille danze etniche. Ancora nel cuore del Sud, fra Basilicata e Cilento, luoghi di intensa ricerca e di forti emozioni che la tradizione agropastorale sa donare per la sua schiettezza e profondità dell’essere
Continua il nostro cammino cognitivo nell’ampia famiglia delle danze lucane, che spazia dalla Basilicata al Cilento, dalla Valle del Sele alla Calabria settentrionale.
I partecipanti a questa 73esima edizione della più antica e longeva residenza etnocoreologica d’Italia si immergeranno in una civiltà agro-pastorale in trasformazione.
Nuovo luogo, nuovi incontri culturali, nuovi vissuti, nuovi paesaggi naturali, artistici ed umani. Ma antiche sono le tradizioni che vi troveremo. Ci spostiamo così nel Vallo di Diano, in uno dei paesi con più densità zampognara della zona. Montesano vanta infatti un intenso ambiente zampognaro, espressioni canore e musicali di ampio retroterra lucano. Troveremo dunque suonatori di ciaramella, zampogna e organetto, troveremo nuovi paesaggi ambientali ai confini del Parco Naturale Nazionale del Cilento, nuovi monumenti artistici e nuovi ambienti socio-culturali.
Come sempre Estadanza sperimenta consolidate formule rinnovate e iniziative nuove. Per la prima volta, infatti, vi sarà a Estadanza un Laboratorio di Teatro Popolare: recitazione, sceneggiatura e rappresentazione finale di pièces ispirate alle farse carnevalesche, al teatro di strada, alla grande tradizione popolaresca italiana della Commedia dell’Arte.
Sul piano didattico continua la Scuola di Formazione di insegnanti di balli lucani e riparte un nuovo Laboratorio di base: quest’anno apprenderemo anche il vasto repertorio di tarantelle figurate, che il covid ci ha impedito di espletare lo scorso anno.
LABORATORIO di DANZA POPOLARE di FIRENZE 2018-19
Programma 2018-2019 - (42° anno)
SCUOLA DI BALLO POPOLARE
affiliata alla UISP Lega Danza - Settore Danze Etniche
Palestra Scuola Media "Machiavelli" - P.za de' Nerli, 2
in S. Frediano ogni martedì sera: 9 ott. 2018 - 14 mag. 2019
Da stazione SMN 10 min. a piedi. Bus 6, 11, 12, D, 17, 36, 3
MENO BALLI E PIÙ DEGUSTATI
Quest’anno il Laboratorio di danza popolare fiorentino concentra la sua didattica su un numero minore di balli, al fine di far apprendere bene agli allievi i balli studiati e di evitare consumismo e confusioni.
Ciononostante il laboratorio si concentrerà nella prima sezione (ottobre-dicembre) sia sui repertori regionali del centro-sud, sia sui balli di gruppo come le contraddanze e infine continuerà il percorso già intrapreso sui tanti balli legati e figurati presenti in tutte le regioni.
Le danze saranno presentate nella loro forma originale, come le abbiamo documentate in 40 anni di assidua e paziente ricerca sul campo. Nessun altro centro di studi etnocoreologici può vantare un archivio di documentazione così vasto e capillare.
Il Laboratorio presenta un lungo calendario a corsi paralleli nella prima parte e a corso unico da gennaio in poi, per arricchire l’offerta di balli e creare occasione di socializzazione fra i partecipanti.
In palestra si terranno le lezioni tecniche, in associazione (Via Alfani 51) quelle teoriche.
I docenti sono studiosi del settore, riconosciuti internazionalmente; essi presenteranno i balli senza invenzioni e senza protagonismi personali, con analisi dei movimenti specifici e dei vari stili: Pino e Sabina Gala, Tamara Biagi, Tiziana Miniati.
PROGRAMMA
I corsi di danza sono articolati fino a dicembre su due fasce orarie: prima serata e seconda serata. Ogni fascia è divisa in sezioni tematiche.
Scuola di Formazione per Insegnanti di Danze Tradizionali della Calabria della Uisp Lega Danza (1° livello)
In collaborazione con la Federazione Italiana Tradizioni Popolari e l’Ass. Cult. Taranta
CASTROVILLARI (CS) 17-19 luglio 2015
Premessa
Nelle tradizioni popolari della Calabria predominava fino ai decenni scorsi la tarantella. Questa danza, articolata in forme e tipologie diverse a seconda delle zone, caratterizzava le numerose feste pubbliche e private che dal Pollino allo Stretto si distribuivano in ogni periodo dell’anno.
Nelle usanze regionali degli ultimi decenni si stanno verificando contemporaneamente fenomeni socio-antropologici importanti che devono far riflettere le varie comunità e le istituzioni culturali:
1) il ballo etnico locale, quello tramandato dagli anziani, è andato rarefacendosi in molte aree della regione, mettendo a serio rischio di estinzione un patrimonio coreutico plurisecolare;
2) più di recente la moda della pizzica pugliese (detta erroneamente ormai dappertutto “taranta”) è entrata nella moda giovanile e rimpiazza ormai in molte piazze le usanze coreutiche preesistenti;
3) fra tutte le varie tipologie di tarantelle calabresi quella “reggitana” si sta imponendo nei corsi didattici di danza popolare e nei vari festival di musica folk, soffocando le forme agropastorali locali e generando un’omologazione espressiva che si riduce a povertà culturale;
4) i gruppi folkloristici preposti a diffondere nelle piazze musiche e danze tradizionali, sempre più facilmente tendono a presentare come danze di tradizioni delle coreografie complesse e fortemente spettacolarizzate che nulla hanno dell’originale espressione locale.
La tarantella del Gargano - Laboratorio con Pino Gala

Culture adriatiche – Tradizioni e balli dell'Italia adriatica
Sabato 25 febbraio 2023 - ore 16,00 – 20,00
presso Spazio Matta - Via Gran Sasso, 57 – Pescara
- ore 16.00: Presentazione del corso e del tema didattico, uso delle castagnole garganiche.
- ore 16.30: Lezione tecnica di ballo
- ore 18.30: Conferenza sul tema: “Strani suoni, stridule voci e rude danze sulla Montagna Sacra”. Narrazioni e immagini inedite sulla ricerca etnocoreutica garganica. Dibattito.
- ore 19,15: Lezione tecnica di ballo
- ore 20,00: Chiusura dei lavori
Così abbiamo voluto quest'anno iniziare un percorso di conoscenza dei repertori di ballo tradizionale di aree che si affacciano sul versante italiano del Mare Adriatico, scegliendo le tarantelle del Gargano, i balli di una precisa comunità del medio Abruzzo (Loreto Aprutino) e il saltarello di una valle delle Marche centrali (Val di Chienti).
Estadanza 2020
37° anno – 72a edizione
OLIVETO CITRA (SA) 17 - 22 agosto 2020
Le tarantelle nascoste
Corpi e spazi si incontrano
Estadanza fra Lucania, Cilento e Irpinia
Anno speciale, terribile, passato già alla storia per la sua pandemia: morte e paura attanagliano l’intera umanità. Ma la danza è speranza, voglia di essere, cultura... la danza è vita.
Estadanza, la più antica rassegna residenziale in Italia di corsi, studi ed eventi sulla danza e la cultura popolare, vuole esserci per segnare il suo 37° anno di vita.
Ogni anno, senza interruzione, riesce a proporre offerte didattiche che ampliano e approfondiscono la conoscenza del ricco patrimonio folklorico ed etnocoreutico della penisola. La sua didattica si basa su oltre 40 anni di intensa ricerca etnografica e storica dei balli italiani e segue rigore scientifico e metodologia filologica. I suoi arricchimenti teorici a carattere antropologico ed artistico sono unici, grazie al supporto di una vasta documentazione audiovisiva, di lunghi studi storici ed etnocoreologici e di collaborazioni di esperti competenti. Fuori dalle mode e dalle superficialità del momento, Estadanza percorre sentieri originali di conoscenza profonda, e mostra anche quest’anno esempi di tarantelle sconosciute, rimaste nascoste nel ricco e intricato panorama delle tradizioni meridionali. Vogliamo continuare a contribuire per la "Formazione degli insegnanti di danza popolare", affinché si elevi il livello talvolta mediocre di conoscenza della complessa disciplina dell'Etnocoreologia.
Inoltre un Laboratorio di "Teatro Danza" introduce nel ricco carnet storico delle esperienze estadanzine: una nuova via di conoscenza del proprio corpo in rapporto al tempo, allo spazio e all’entità del proprio essere.
Laboratorio Danza Popolare di Firenze 2016-17
Programma 2016-2017 - (40° anno)
SCUOLA DI BALLO POPOLARE
affiliata alla UISP Lega Danza - Settore Danze Etniche
Palestra Scuola Media "Machiavelli" - P.za de' Nerli, 3
in S. Frediano ogni martedì sera: 4 ott. 2016 - 30 mag. 2017
Da stazione SMN 10 min. a piedi. Bus 6, 11, 12, D, 17, 36, 3
Il senso di certe scelte.
Quest’anno il Laboratorio di danza popolare fiorentino compie 40 anni di attività. Una longevità di cui andiamo fieri: migliaia di persone hanno potuto avvicinarsi alle culture tradizionali mediante il proprio corpo, socializzare, apprezzare la cultura contadina e il valore della memoria e, quindi, conoscere linguaggi e usanze che provengono dal passato.
Oggi l’UNESCO è fortemente interessata a valorizzare i patrimoni immateriali dei popoli. Canto, musica e danza sono fra le espressioni che più caratterizzano l’identità di una comunità. Il patrimonio culturale ci viene consegnato dalle generazioni che ci hanno preceduto, dunque sono gli anziani che detengono il sapere locale. Nei nostri 40 anni di ricerca sono sempre stati gli anziani punto di riferimento, direttamente da loro abbiamo appreso i balli, le suonate e le cantate. L’attività prevalente e più attraente per noi dell’Ass. Taranta è quella dell’osservazione diretta delle espressioni originali della cultura contadina. Abbiamo notato in questi lunghi anni una dispersione progressiva di un mondo, di cui restano oggi solo piccole isole di resistenza culturale; così perdite, trasformazioni e innovazioni dall’ultimo dopoguerra sono state così incisive come non era mai accaduto, possiamo dire davvero di essere in una nuova era, quella mediatica, dove nulla è più come prima. Si tratta per le nuove generazioni di decidere cosa conservare delle radici locali o se tutto deve essere globale, consumistico, omologante.
I balli tradizionali dell'Umbria - I balli tradizionali dell'Umbria - Laboratorio didattico con Pino Gala

h. 15 – 19 presso L'Officina, via San Lorenzo 22
Per ciò che concerne la distribuzione delle danze del mondo agro-pastorale, siamo riusciti fra il 1987 e il 1993 a documentare ciò che restava delle pratiche e delle memorie etnocoreutiche ed etnomusicali di questa regione. Molti balli erano già caduti in disuso; nei successivi 30 anni il patrimonio è andato ulteriormente riducendosi.
Tale impoverimento culturale del patrimonio intangibile è grave e deve preoccupare gli amministratori politici, le università e tutte le istituzioni culturali della regione, oltre che le comunità un tempo detentrici di tali ricchezze.
Manfrina e scotis dell'area del Trasimeno
LA SALTARELLA DI AMATRICE - Bergamo (progetto Sussulti di danza)

- h. 15,30: Lezione di ballo
- h. 17,30: Lezione teorica e video originali inediti
- h. 18,15: Lezione di ballo
- h. 19,30: Ripasso
- h. 20,00: Cena collettiva
- h. 21,30: intrattenimento musicale
prof. Pino Gala, antropologo della danza (curriculum: http://www.taranta.it/.../149-giuseppe-pino-michele-gala...)
dr. Tiziana Miniati, ricercatrice, (curriculum: http://www.taranta.it/.../curricula/160-tiziana-miniati.html)
Lo sconvolgimento socio-economico e culturale che ne è derivato ha prodotto una dispersione di molti suoi abitanti, la fine di una vita sociale di paese, il blocco di tante sue attività e il cadenzare solito della quotidianità feriale e festiva. Anche le sue tradizioni, conservate gelosamente, hanno risentito della lacerazione di un tessuto civile. Amatrice era uno scrigno di preziose testimonianze canore, etnomusicali ed etnocoreutiche: canti a braccio, ciaramella, tamburrella, organetto e saltarella erano i suoi gioielli migliori. Oggi si cerca di tutelare questo importante patrimonio.
La ballarella in Abruzzo - Spoltore (PE)

Sede della Società Operaia, Piazza G. D'Albenzio, 1
La famiglia etnocoreutica delle ballarelle è ancora da studiare nella sua distribuzione geografica e nell'analisi delle varianti strutturali e stilistiche. Infatti può essere considerata un sottogruppo morfologico dell'ampia famiglia del/lla saltarello/a ma è prevalentemente collocata a cuscinetto fra il territorio della tarantella e quello del saltarello, ossia l'area del Matese e delle Mainarde fra Campania e Molise, il Lazio meridionale e – staccata da questa area – alcuni paesi abruzzesi collocati fra Majella e valle del Pescara.
Nel panorama delle danze abruzzesi l’osservazione analitica esempi di ballarella da me scoperti vuol far comprendere agli appassionati di musica e ballo popolare la grande varietà e l’abbondanza di varianti della tradizione etnocoreutica abruzzese e di metterli in guardia sulla tendenza degli ambienti cosiddetti “folk” che tendono a ridurre a modelli unici i balli regionali, attraverso un processo di semplificazione, globalizzazione e consumismo dei patrimoni locali» [Pino Gala].
h. 16,00: Lezione tecnica sulle ballarelle della Majella
h. 18,00: Lezione teorica con documenti video inediti
h. 18,45: Lezione tecnica
h. 20,00: Aperitivo in musica
Tammurriata dell'area domiziana - Milano

presso C.I.Q. (Centro Internazionale di Quartiere) – Via Fabio Massimo 19
Negli ambienti folk si è diffusa erroneamente la denominazione "tammurriata giuglianese", in realtà sono tanti i paesi in cui è diffuso questo modello di "ballë 'n'copp'o tammurrë".
Vi aspettiamo.
h. 10,30: Laboratorio pratico di tammurriata
h. 12,30: pausa pranzo
h. 13,15: Lezione teorica: Le tipologie tradizionali del ballo sul tamburo in Campania e sue recenti trasformazioni. Rapporti con gli altri modelli di tarantella (a cura di Pino Gala). Visione di video inediti.
h. 14,00: Laboratorio pratico di tammurriata
h. 15,00: Chiusura dei lavori e saluti
Altri articoli...
- Laboratorio di ballo sul tamburo - Bergamo
- Laboratorio di PIZZICA PIZZICA tradizionale - Bergamo
- La saltarella di Bucchianico (CH) 2022
- SUSSULTI DI DANZA - I balli tradizionali dagli Appennini alle Alpi
- Pizzica della Grecia Salentina
- I BALLI TRADIZIONALI IN MAREMMA. Laboratorio didattico a cura di Pino Gala
- IL LACCIO D'AMORE e ALTRI BALLI DI PENNA SANT'ANDREA (TE)
- SUSSULTI DI DANZA - 2
- LE SALTARELLE DELLA MEDIA VAL DI SANGRO
- La saltarella di Amatrice - Laboratorio a Spoltore
- TRATTURI- La pizzica pizzica tradizionale di Terra d'Otranto
- La saltarella di Bucchianico (CH)
- Concordanze - La saltarella di Amatrice a Spoltore
- TRATTURI 2- Le vie del ballo popolare in Italia
- Tratturi - Le tarantelle della Basilicata a Cisternino
- ADRIATICA: La saltarella del Teramano
- SANANDA - Le danze terapeutiche nella cultura popolare italiana
- TRATTURI - Le vie del ballo popolare in Italia - I BALLI DELLE PUGLIE
- CONCORDANZE: La saltarella della Laga
- TRATTURI - Le vie del ballo popolare in Italia