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Concordanze - liscio figurato abruzzese

Accademia di Danza Etnica Abruzzese
Progetto CONCORDANZE
di Pino Gala

IX edizione: 2016-2017
"Alle radici e allo specchio”
RITORNO ALLE ORIGINI NELLE TERRE D’ABRUZZO

I incontro: IL BALLO LISCIO DELLA TRADIZIONE ABRUZZESE (prima puntata)
Sabato 11 febbraio 2017 - Società Operaia di Spoltore – Piazza D’Albenzio - Spoltore (PE)

PROGRAMMA
• h. 16-19,30: Lezione tecnica di ballo: passetto o marcetta, polka e valzer,
polka fiorata, tre passi, cotiglione.
Insegnanti: Pino Gala e Tiziana Miniati
* h. 19,30-20: Conferenza: La rivoluzione dei balli legati nel secolo della rivoluzione industriale
(di G. M. Gala), con proiezione commentata di cartelli, foto e documentari etnografici.
* h. 20,30: Aperitivo in musica con la Compagnia della Pescara

Organizzazione: Ass. Cult. "Taranta" di Firenze e Ass.Cult. "I Colori del Territorio" di Spoltore - Settore PaeSIsaggi
In collaborazione con: Società Operaia di Mutuo Soccorso di Spoltore


Reinnestare una tradizione.

In un mondo in continua e rapida trasformazione, talvolta si sente il bisogno di tornare alle origini.
Le espressioni culturali hanno avuto spesso una fonte, un luogo di gestazione e di radicamento.
Il carattere locale di certe arti popolari sono il frutto di contesti ristretti che sono stati per secoli cantieri di fabbricazione di idee e di opere. Da alcuni decenni le periferie stanno diventando sterili a vantaggio di una creatività dal forte carattere mondiale. Vincono modelli espressivi forti e annientano gli esili flussi creativi dei paesi marginali.
D’altro canto uno dei fini più alti e appaganti di un ricercatore è quello di restituire alle comunità di provenienza il sapere documentato alcuni decenni prima. In molti casi l’etnografo si è trovato ad ricevere dagli ultimi depositari certe conoscenze e pratiche tradizionali, archiviando così testimonianze preziose andate poi perdute presso le nuove generazioni; certi filmati o registrazioni sonore sono oggi irripetibili e quindi di alto valore culturale per la comunità d’origine.
Lo stesso ricercatore accresce, quindi, la sua funzione se riporta a conoscenza i discendenti e i compaesani del patrimonio culturale di un tempo. Ma se oltre a mostrare e analizzare l’esperienza documentaria, si cerca di riportare in vita quelle testimonianze “storiche” reinnestandole negli stessi luoghi dove furono attinti, tale operazione diventa sul piano culturale ancor più meritoria, poiché vuol dire far continuare una vita, un uso, un’eredità immateriale.

La nona edizione:
ritorno ai luoghi d’origine e il ballo legato e figurato dei contadini d’Abruzzo.

Il nono anno di questo laboratorio vuole continuare il lavoro di restituzione di musiche e balli abruzzesi, avviato lo scorso anno. Tornare affinché torni in loco la voglia di divertirsi con linguaggi coreutici che erano propri degli anziani delle località scelte per tale operazione di restituzione e rivitalizzazione, poiché il ballo di tradizione era importante mezzo di socializzazione e di trasmissione di concetti e valori.
Ma il nuovo programma aggiunge anche un’osservazione praticante di repertori coreutici che erroneamente spesso vengono trascurati perché ritenuti non etnici. Infatti vi è un ampio numero di balli popolari ottocenteschi che in ogni regione d’Italia sono transitati più volte tra i diversi ceti sociali (in direzione verticale) e tra diverse aree europee (in direzione orizzontale). Si tratta di quei balli a coppia mista e legata che, attinti da varie usanze etniche europee, sono diventati di moda prima nei saloni nobiliari della nobiltà del primo ‘800, poi sono divenuti simbolo della nascente borghesia industriale, trasmessi spesso attraverso il diffondersi di scuole e di manuali di danza, sono stati infine adottati e adattati dalle classi artigianali di paese e poi, solo nella seconda metà del XIX sec. appresi e a loro volta ritrasformati in ambito rurale in tutte le regioni italiane. Oggi dopo più di 150 anni possiamo affermare che i balli come valzer, mazurka, polka, quadriglia, scottish e marcetta sono da considerarsi ormai patrimonio popolare e di tradizione. Ai balli ottocenteschi si sono aggiunti poi nel ‘900 il fox-trot, lo spirù, la raspa e altri, che sono divenuti patrimonio tradizionale suonato da orchestrine di plettri, zampogne e organetti.
Compiendo ricerche etnografiche in Abruzzo ci siamo imbattuti spesso in modi particolari di interpretare a livello rurale valzer, polka, mazurka, passetto o marcetta, ecc. Inoltre tra i balli ottocenteschi vi sono poi i balli figurati, cioè quelli che basandosi sui suddetti, elaborano con cambi e schemi fissi, sono diventati balli di gruppo giunti sino a noi, come lu denzë, lu cotiglione, lu tre passi, danza la mazurka scagnètë, lu valzë scagnètë, lu scagnarillë, lu balle nóvë, lu sciottë, ecc.
Negli ambienti folk europei negli ultimi anni molti giovani stanno riscoprendo i balli legati alla francese, così si va diffondendo l’esotico fenomeno delle cosiddette “mazurke clandestine” d’Oltralpe. Tale processo, dettato da mode acritiche, ignoranza e diffuso complesso di inferiorità, è come la scoperta dell’acqua calda. Bisognerebbe infatti sapere che in Italia vi sono centinaia di esempi di balli di coppia ottocenteschi, ogni area ha memoria dei suoi balli in coppia legata e talvolta questi sono ancora ben praticati. Con questo progetto vogliamo rivalorizzare questo cospicuo repertorio appreso dagli anziani, che in molte parti d’Abruzzo continuano a divertirsi a ballare in coppia durante le feste da ballo.

COME SI STRUTTURANO I SEMINARI
Accanto ai micro-seminari didattici nelle singole realtà locali, sperimentati lo scorso anno, che durano solo il sabato pomeriggio e sera, si alterneranno seminari di più lunga durata (7-8 ore tra sabato pomeriggio e domenica mattina); i primi in sedi differenti distribuite in varie aree della regione, i secondi nelle sedi fisse di Spoltore e Pescara.
Infine anche la IX edizione di "CONCORDANZE - Alle radici e allo specchio" si caratterizza per avere, oltre alle lezioni tecniche di ballo, condotte da insegnanti-ricercatori di quarantennale esperienza didattica e docenti formatori nazioni di danze etniche, anche conferenze teoriche sulle tradizioni abruzzesi a tema vario.
Grande importanza sarà data sia alle prassi esecutive originali d’ogni ballo e sia alla visione guidata di réportages di investigazione audiovisiva. Le esperienze pratiche saranno supportate da conoscenze basilari di etno-demo-antropologia, onde evitare consumismi superficiali, delocalizzazioni improprie e confusione di ruoli.
Durante lo svolgimento del progetto verrà presentata presso il “Museo delle Genti d’Abruzzo” la pubblicazione di un quaderno sulle tradizioni abruzzesi, con ampi spazi dedicati ai balli, alle feste e ai canti della regione.
Ai partecipanti saranno forniti attestati di frequenza, indicazioni bibliografiche e discografiche e messe a disposizione pubblicazioni inerenti argomenti trattati. Le lezioni didattiche utilizzeranno musiche originali registrate sul campo e verranno insegnate le danze nelle loro forme osservate dai detentori delle specifiche tradizioni locali.
Sarà vietato fare riprese filmate senza l’autorizzazione della direzione del progetto.

PROGRAMMA SUCCESSIVO
II incontro: IL BALLO LISCIO DELLA TRADIZIONE ABRUZZESE (seconda puntata)
Sabato 4 marzo 2017 - Società Operaia di Spoltore – Piazza D’Albenzio - Spoltore (PE)

* h. 16-19,30: Seminario didattico teorico-pratico sui vari balli di sala di origine ottocentesca
presenti tra la Val Pescara e la Val del Tronto:
mazurka e ritmo (fox-trot), scagnariello, mazurka scambiata.
(Insegnanti: Pino Gala e Tiziana Miniati).
* h. 19,30-20: Conferenza: I balli e le feste tradizionali in Abruzzo (di G. M. Gala),
con proiezione commentata di cartelli, foto e documentari etnografici.
h. 20,30: Aperitivo in musica con la Compagnia della Pescara

QUOTE DI PARTECIPAZIONE
• Contributo di partecipazione al laboratorio euro 15,00
• Contributo libero aperitivo in musica.

ATTESTATO DI FREQUENZA
Ai frequentanti verrà rilasciato a cura dell’Ass. Cult. Taranta (Centro di Studi sulla danza tradizionale in Italia) attestato di partecipazione ad ogni seminario.

MATERIALE DIDATTICO
L’Ass. Taranta metterà fornirà indicazioni bibliografiche e discografiche ai partecipanti e metterà a disposizione pubblicazioni inerenti argomenti trattati per eventuale acquisto.

INFORMAZIONI & SEGRETERIA
Iscrizioni e Segreteria logistica: www.icoloridelterritorio.org - Facebook : Ass. Cult. I Colori del Territorio
Mail: edgardocotellucci@tiscali.it - Tel. 338 5619192 (Edgardo)
Segreteria didattica: www.taranta.it / Mail: taranta@taranta.it - Tel. 347-5000000 (Pino)
Le iscrizioni si prenotano per telefono o mail e si effettuano a inizio di ogni incontro.

 

 

 

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