Laboratorio di ballo sul tamburo - Bergamo

O ballë ‘n coppë o tammurrë
presso "La tana dei Gioppini", Via Celadina, n. 5 - 24020 GORLE (BG)
La visione di documentari inediti e rari di ricerca (a partire dal 1981) permetterà una conoscenza contestuale e socio-culturale del ballo, ripreso durante le varie feste mariane primaverili ed estive o in incontri di vicinato.
Il contesto sacrale e rituale ha contribuito a conservare la pratica del ballo, come componente essenziale della festa religiosa.
Tale sottogruppo si articola a sua volta in almeno 5 modelli areali diversi, complessi e difficili soprattutto nell’assimilazione dello stile contadino. Negli ultimi 20 anni è stata reinventata una “tammurriata urbana”, stilizzata e resa artificiosa e distante da un linguaggio rurale originario.
Laboratorio di PIZZICA PIZZICA tradizionale - Bergamo

presso "La tana dei Gioppini", Via Celadina, n. 5 - 24020 GORLE (BG)
Diverso è il taglio tematico e metodologico. Infatti abbandoniamo il metodo antologico e areale e adottiamo quello specialistico e di approfondimento. Dallo sguardo e dall'insegnamento panoramico passiamo all'immersione nel modello e nello stile coreutico locale. Quindi non affronteremo più in ciascun laboratorio un gruppo di balli semplici e di gruppo, ma studieremo solo una danza complessa per volta, prevalentemente di coppia.
Resta identico però il metodo d'approccio: insegneremo le forme originali e in modo filologico, così come l'abbiamo appreso decenni or sono, prima della scomparsa di alcune danze o della trasformazione spettacolare. Vi sarà sempre in ciascun laboratorio una sezione teorica nella quale parleremo di notizie storiche e antropologiche e vedremo i video originali dei balli insegnati, a prova della competenza e dell'adesione alle forme autentiche da parte dei docenti.
Inoltre vogliamo far conoscere una parte dell'immenso patrimonio etnocoreutico dell'Italia, senza il bisogno di ricorrere a mode folk di balli stranieri, spesso non controllati nelle loro forme originarie.
La saltarella di Bucchianico (CH) 2022

Sala del teatro comunale e chiostro comunale
Dalla ricerca al reinnesto.
h. 15,30: inizio del Laboratorio. Lezione tecnica di saltarella di Bucchianico
h. 19,00: Conferenza: "Eredità etniche a rischio e loro trasposizione al futuro. Questioni patrimoniali culturali a Bucchianico". Proiezione video. Tavola rotonda a seguire condotta dall'Arch. e storico locale dr. Giuliano Di Menna.
h. 20,00: Cena collettiva condivisa e intrattenimento danzante.
prof. Pino Gala, antropologo della danza
dr. Sabina Gala, antropologa culturale
dr. Tiziana Miniati, ricercatrice
SUSSULTI DI DANZA - I balli tradizionali dagli Appennini alle Alpi

Da questi giacimenti della memoria abbiamo estratto alcune danze che si eseguono in gruppo nelle situazioni di festa o di ritrovo sociale.
Pizzica della Grecia Salentina

Laboratorio teorico-tecnico con Pino Gala
35 euro per iscrizioni entro il 15.05
40 euro per iscrizioni successive al 15.05
Concerto: 5 euro
Tessera Artigirovaghe: 5 euro
I BALLI TRADIZIONALI IN MAREMMA. Laboratorio didattico a cura di Pino Gala

presso Agriturismo Bio "Le Macchie Alte" – Poderi di Montemerano
Area di antica vocazione agraria, boschiva e pastorale, dalle alture dell'Amiata alla costa è stata da millenni caratterizzata dalla transumanza invernale: pastori con le greggi, boscaioli e "montagnini" scendevano dalle varie zone dell'Appennino per svernare in Maremma. Il pascolo, lo "smacchiamento" (disboscamento della macchia mediterranea), lavorazione dei giunchi e delle paglie ed altri lavori possibili permettevano la sopravvivenza dei lavoratori stagionali delle montagne, che restavano in Maremma dall'autunno alla primavera inoltrata.
Anche le danze sono state effetto di questo meticciato di culture locali diverse.
IL LACCIO D'AMORE e ALTRI BALLI DI PENNA SANT'ANDREA (TE)

Sede della Società Operaia, Piazza G. D'Albenzio, 1
h. 16,00: Lezione tecnica sul Laccio d'Amore e altre danze di Penna S. Andrea
h. 18,00: Lezione teorica con documenti video inediti
h. 18,45: Lezione tecnica
h. 20,00: Cena condivisa e intrattenimento musicale.
prof. Pino Gala, antropologo della danza
dr. Tiziana Miniati, ricercatrice
SUSSULTI DI DANZA - 2

Da questi giacimenti della memoria abbiamo estratto alcune danze che si eseguono in gruppo nelle situazioni di festa o di ritrovo sociale. Le danze saranno insegnate nella loro forma originale, inoltre vi sarà una sezione teorica nella quale parleremo di notizie storiche e antropologiche e vedremo i video originali dei balli insegnati.
I Laboratori saranno improntati al recupero anche di alcune "funzioni" proprie del ballo tradizionale: capacità aggregativa, divertimento, buon umore, piacere fisico, distensione psichica, esercizio ritmico-motorio, concentrazione esecutiva.
Inoltre vogliamo far conoscere una parte dell'immenso patrimonio etnocoreutico dell'Italia, senza il bisogno di ricorrere a mode folk di balli stranieri, spesso non controllati nelle loro forme originarie.
LE SALTARELLE DELLA MEDIA VAL DI SANGRO

Sede della Società Operaia, Piazza G. D'Albenzio, 1
h. 16,00: Lezione tecnica delle saltarelle della media Val di Sangro
h. 18,00: Lezione teorica con documenti video inediti
h. 18,45: Lezione tecnica
h. 20,00: Brindisi finale e saluti
prof. Pino Gala, antropologo della danza
dr. Tiziana Miniati, ricercatrice
La saltarella di Amatrice - Laboratorio a Spoltore

Sede della Società Operaia, Piazza G. D'Albenzio, 1
h. 16,00: Lezione tecnica di saltarella di Amatrice
h. 18,00: Lezione teorica con documenti video inediti
h. 18,45: Lezione tecnica
h. 20,00: Brindisi finale e saluti
prof. Pino Gala, antropologo della danza
dr. Tiziana Miniati, ricercatrice
Lo sconvolgimento socio-economico e culturale che ne è derivato ha prodotto una dispersione di molti suoi abitanti, la fine di una vita sociale di paese, il blocco di tante sue attività e il cadenzare solito della quotidianità feriale e festiva. Anche le sue tradizioni, conservate gelosamente, hanno risentito della lacerazione di un tessuto civile. Amatrice era uno scrigno di preziose testimonianze canore, etnomusicali ed etnocoreutiche: canti a braccio, ciaramella, tamburrella, organetto e saltarella erano i suoi gioielli migliori.
TRATTURI- La pizzica pizzica tradizionale di Terra d'Otranto
TRATTURI
Le vie del ballo popolare in Italia
CISTERNINO (BR) sabato 21, domenica 22 marzo 2020
presso Istituto Salesiano, piazza San Giovanni Bosco
L'Associazione Culturale "Taranta" di Firenze e il Comune di Cisternino organizzano, con la collaborazione con l’Istituto Salesiano di Cisternino e Massimiliano Morabito, un seminario didattico su
LA PIZZICA PIZZICA TRADIZIONALE
in Terra d’Otranto (Puglia)
Repertorio didattico:
Pizzica pizzica della Grecìa salentina (Cutrofiano, Martignano, Corigliano), pizzica pizzica a Ruffano, scotis di Corigliano d’Otranto
PROGRAMMA ORARIO DEL SEMINARIO
Sabato 21 marzo 2020
- h. 15,30: Iscrizioni e presentazione del corso
- h. 16,00: Lezione tecnica di ballo
- h. 18,00: Conferenza: “Dall’abbandono all’invenzione: storia di un ballo chiamato pizzica”. Proiezioni video e dibattito
- h. 19,00: Lezione tecnica di ballo
- h. 20,00: Cena condivisa fra i partecipanti e invitati
- h. 21,30: Festa da ballo col gruppo salentino “Malarazza Ensemble” e suonatori della Valle d’Itria sempre nell'Istituto salesiano.
Domenica 16 febbraio 2020
- h. 9,30: Breve lezione teorica con video
- h. 10,00: Lezione tecnica di ballo
- h. 13,00: Chiusura dei lavori.
DOCENTI
- prof. Pino Gala, antropologo della danza
- dr. Tiziana Miniati, ricercatrice.
La saltarella di Bucchianico (CH)
Laboratorio didattico teorico-pratico
Bucchianico 15 marzo 2020 - h. 10 - 17
Sala dei banderesi e chiostro comunale
Un patrimonio locale per le future generazioni.
Dalla ricerca al reinnesto.
PROGRAMMA
h. 10,00: Iscrizioni e presentazione del corso
h. 10,15: Conferenza: La saltarella di Bucchianico: tipologia e caratteri peculiari.
h. 11,00: inizio del Laboratorio. Lezione tecnica di saltarella di Bucchianico
h. 13,00: pranzo collettivo condiviso
h. 14,30: ripresa del Laboratorio tecnica di saltarella di Bucchianico
h. 17,00: Chiusura dei lavori.
Docenti:
prof. Pino Gala, antropologo della danza
dr. Tiziana Miniati, ricercatrice
Concordanze - La saltarella di Amatrice a Spoltore
CONCORDANZE - culture tradizionali nelle terre d’Abruzzo
Spoltore (PE) Sabato 14 marzo 2020
Area E-spò, Via Dietro le Mura, 16/1
PROGRAMMA
h. 15,30: Iscrizioni
h. 16,00: Lezione tecnica di saltarella di Amatrice
h. 19,30: Lezione teorica con documenti video inediti
h. 20,00: Cena condivisa
h. 21,00: intrattenimento musicale, canoro e danzante.
Docenti:
prof. Pino Gala, antropologo della danza
dr. Tiziana Miniati, ricercatrice
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Per poter partecipare al seminario bisogna prenotarsi telefonando o mandando msg ai seguenti numeri, oppure segnalando la propria presenza sull’evento di Facebook.
338-5619192 Edgardo, 347-6186994 Tiziana, 347-5000000 Pino.
AMATRICE E LA SUA SALTARELLA
Amatrice e il suo territorio dell’alta valle del Velino hanno fatto parte dell’Abruzzo e al Regno delle due Sicilie fino al 1927.
TRATTURI 2- Le vie del ballo popolare in Italia
TARANTELLE E BATTICULO DELL’IRPINIA (Campania)
Seminario didattico organizzato da l'Associazione Culturale "Taranta" di Firenze e il Comune di Cisternino organizzano, con la collaborazione con l’Istituto Salesiano di Cisternino e Massimiliano Morabito.
CISTERNINO (BR), sabato 15 domenica 16 febbraio 2020, presso Istituto Salesiano, piazza San Giovanni Bosco.
Repertorio didattico:
Tarantella processionale, in cerchio, a quattro e in coppia di Montemarano, batticulo di Castelfranci, Tarantella di Nusco.
PROGRAMMA ORARIO DEL SEMINARIO
Sabato 15 febbraio 2020
- h. 15,30: Iscrizioni e presentazione del corso
- h. 16,00: Lezione tecnica di ballo
- h. 18,00: Conferenza, proiezioni video ed eventuale breve dibattito
- h. 19,00: Lezione tecnica di ballo
- h. 20,30: Cena condivisa fra i partecipanti e invitati
- h. 21,30: Festa da ballo con musica dal vivo e/o registrata (aperta al pubblico) con suonatori irpini e della Valle d’Itria.
Domenica 16 febbraio 2020
- h. 9,30: Breve lezione teorica
- h. 10,00: Lezione tecnica di ballo
- h. 12,30: Chiusura dei lavori.
- h. 13: Pranzo collettivo presso una trattoria (facoltativo)
Tratturi - Le tarantelle della Basilicata a Cisternino
Le vie del ballo popolare in Italia
CISTERNINO (BR) sabato 18 domenica 19 gennaio 2020
presso Istituto Salesiano, piazza San Giovanni Bosco
L'Associazione Culturale "Taranta" di Firenze e il Comune di Cisternino organizzano, con la collaborazione di Massimiliano Morabito, un seminario didattico su
TARANTELLE E PASTORALI DELLA BASILICATA
PREMESSA: la danza come codice identitario
I tratturi sono antichissime vie di peregrinazioni per la sopravvivenza. Essi permettevano di effettuare ogni anno in maniera cadenzata dei faticosi viaggi in cui uomini e animali condividevano condizioni simili di vita disagiata pur di fornire alle bestie il pascolo adatto secondo il clima e l’orografia del territorio e il sostentamento dei pastori.
Tale fenomeno incideva profondamente sui sistemi economici ed esistenziali delle popolazioni interessate.
Il viaggio transumante diventava così ciclico e senza soluzione di continuità, un’attività che i pastori di montagna si tramandavano di padre in figlio. Il tema del viaggio diveniva congenito all’esistenza e alla professione del pastore, tale da essere un marchio indelebile di identità.
La transumanza metteva in contatto persone di regioni e culture diverse e creava scambi di merci e di saperi: dialetti, usanze, oggetti, tecniche e conoscenze transitavano fra le persone che venivano a contatto. Il tratturo assumeva quindi anche un importante profilo simbolico di linee del destino e di incontri-mescolanze di esistenze.
ADRIATICA: La saltarella del Teramano
ADRIATICA
Danze e culture della costa orientale
LA SALTARELLA DEL TERAMANO E DELLA VAL VOMANO
Sabato 11 gennaio 2020 - ore 16-23
OFFIDA (AP), Enoteca regionale, ex Convento Francescano - Via G. Garibaldi 45
La ricca saltarella del Vomano
Continua il viaggio di “Adriatica” fra i tanti saltarelli e saltarelle della costa orientale della Penisola. Un viaggio che vuole sancire la ricchezza della tradizione coreutica e la necessità di conoscere e approfondire alcuni repertori di aree specifiche. Vogliamo far comprendere come le mille danze tradizionali italiane sono un patrimonio culturale da valorizzare e tutelare, poiché esse possono funzionalmente convivere con la vita sociale attuale e responsabilizzarci nel trasmettere tali giacimenti alle future generazioni.
SANANDA - Le danze terapeutiche nella cultura popolare italiana
progetto e conduzione del prof. Pino Gala
I incontro: I BALLI SARDI
Castel del Monte (AQ) 28-29 settembre 2019
Il fenomeno plurisecolare del tarantismo, nelle sue differenti declinazioni locali, è il più classico e arcinoto esempio di come attraverso musica e danza si sono perpetuati modi e concezioni di terapia tradizionale verso stati di malessere psicofisico. Il tarantismo ha incuriosito per secoli medici, prelati, musici e intellettuali per la sua bizzarra originalità: l’unica via per la guarigione dagli effetti veri e presunti del creduto morso della tarantola era il ricorso ad una cura musicoreutica
Usare la danza per guarire è fenomeno antico e teorizzato anche dalla cultura classica, medievale e moderna.
In Italia oggi fra i balli che più restano radicati alla tradizione locale e frequentati, vi sono proprio quelli che, per alcune caratteristiche peculiari, conservano ancora una evidente o celata funzione terapeutica. I balli che curano, sia attraverso la via della semi-coscienza e dell’estasi liberatoria, sia attraverso l’arma della catarsi allusiva e pantomimica, rappresentano una categoria speciale nel ricco panorama etnocoreutico italiano, perché poco noti o di cui non si conoscono gli effetti benefici.
Pur se è cresciuto il numero di appassionati che riscoprono le danze di matrice popolare, in realtà molti falsi luoghi comuni circolano in questo vasto e complesso campo tematico: non si conoscono le differenziazioni morfologiche, persino il numero e la ricchezza formale, e soprattutto le numerose funzioni a cui i vari balli assolvono.
TRATTURI - Le vie del ballo popolare in Italia - I BALLI DELLE PUGLIE
TRATTURI
Le vie del ballo popolare in Italia
Percorsi antropologici e didattici di Pino Gala
L'AQUILA, 26-27 gennaio 2019
BALLI TRADIZIONALI DELLE PUGLIE
I tratturi sono antichissime vie di peregrinazioni per la sopravvivenza. Essi permettevano di effettuare ogni anno in maniera cadenzata dei faticosi viaggi in cui uomini e animali condividevano condizioni simili di vita disagiata pur di fornire alle bestie il pascolo adatto secondo il clima e l’orografia del territorio.
CONCORDANZE: La saltarella della Laga
CONCORDANZE & TRATTURI 2018-19
Itinerari di uomini e culture lungo i tratturi.
Viaggio nei balli e nei contesti culturali dell’Italia centro-meridionale
Progetto di Pino Gala
SEDE: Società Operaia di Mutuo Soccorso, P.zza d'Albenzio – Spoltore (PE)
Sabato pomeriggio 19 gennaio 2019 – h. 15,30-19,30
LA SALTARELLA nei monti della Laga
L’Appenino teramano, prima di incontrare la maestosa presenza del Gran Sasso, presenta una conformazione montuosa dalle vette più arrotondate: sono i Monti della Laga, che si estendono dalla Valle Castellana e al versante settentrionale della valle del Vomano fino al versante occidentale di Amatrice e all’alta valle del Velino (abruzzese da secoli sino al 1927).
In questa zona montuosa si sono conservate fino agli scorsi decenni delle forme di saltarella estremamente vivace e virtuosa. Con la musica dai ritmi e dalle cadenze incalzanti, con la presenza di ciaramella e tamburello nel versante amatriciano, con “lu ddu bottë” sul versante adriatico.
TRATTURI - Le vie del ballo popolare in Italia
Percorsi antropologici e didattici di Pino Gala
I tratturi sono antichissime vie di peregrinazioni per la sopravvivenza. Essi permettevano di effettuare ogni anno in maniera cadenzata dei faticosi viaggi in cui uomini e animali condividevano condizioni simili di vita disagiata pur di fornire alle bestie il pascolo adatto secondo il clima e l’orografia del territorio.
Tale fenomeno incideva profondamente sui sistemi economici ed esistenziali delle popolazioni interessate.
Il viaggio transumante diventava così ciclico e senza soluzione di continuità, un’attività che i pastori di montagna si tramandavano di padre in figlio. Il tema del viaggio diveniva congenito all’esistenza e alla professione del pastore, tale che essere un marchio indelebile di identità.
La transumanza metteva in contatto persone di regioni e culture diverse e creava scambi di merci e di saperi: dialetti, usanze, oggetti, tecniche e conoscenze transitavano fra le persone che venivano a contatto. Il tratturo assumevano quindi anche un importante profilo simbolico di linee del destino e di incontri-mescolanze di esistenze.
L’Abruzzo è fra le regioni italiane quella più caratterizzata dalla transumanza a lungo tragitto: oltre alla campagna romana e alla Maremma toscana o alle riviere picene, i percorsi più frequenti erano quelli verso le Puglie, lungo una fitta rete di tratturi e tratturelli che percorrevano sino a oltre 3-400 miglia. Anche canti, musiche e balli si apprendevano e si cedevano nei lunghi mesi di vita da forestieri, così pian piano piccoli processi di ibridismo culturale si realizzavano.
Il progetto “Tratturi” vuole seguire simbolicamente tali sentieri di migrazione e trasformarli in flussi di conoscenze e scambi: è come mettersi metaforicamente lungo tali vie per compiere viaggi del sapere nelle culture locali, a dimostrazione di quanto sia ricca l’Italia di tesori etnici.
Anche il ricercatore-etnografo è un po’ come un pastore transumante: ha percorso per decenni lunghi e faticosi tratturi per esplorare, scavare ed estrarre conoscenze sui modi e i concetti di vita delle comunità osservate. Oggi egli sente il dovere di divulgare le sue scoperte e narrare, attraverso i diversi linguaggi corporali della danza, storie e contesti locali.
“Tratturi” sarà un viaggio “altro” in repertori fuori delle mode folk, dentro linguaggi locali fedeli agli originali, per una comprensione più filologica e rispettosa degli usi tradizionali
DiversaMenteDanza presenta una rassegna di grande pregio, curata dal Professor Pino Gala, gli incontri sono aperti a tutti, possono essere frequentati singolarmente oppure è possibile sottoscrivere l'abbonamento per l'intera stagione di studio. Le date, salvo variazioni, sono quelle riportate in calendario.
Programma generale
24-25 novembre 2018: Balli tradizionali dell’Abruzzo
Repertorio: saltarella della Val Vomano, lu entre e esce e saltarella della dell’area frentana, cotta e mazurka fiorata di Orsogna, danza e cotiglione del Teramano.
26-27 gennaio 2019: Balli tradizionali della Puglia
Repertorio: tarantella di Carpino, pizzica pizzica di Cutrofiano, scotis di Corigliano d’Otranto, pizzica pizzica e scozië di Cisternino, polka rossa.
16-17 febbraio 2019: Balli tradizionali della Sicilia
Repertorio: ballettu dei Peloritani, scotis geracese, scotis col fazzoletto, 4 passi, sciatamarra, contraddanza.
16-17 marzo 2019: Balli sul tamburo dell’area napoletana
Repertorio: balli ‘n coppë o tammurrë di Terzigno-Ottaviano e dell’area domiziana.
11-12 maggio 2019: Balli tradizionali della Basilicata
Repertorio: tarantella della Val d’Agri, tarantella figurata dell’area vulturana, tarantella in cerchio e pastorale del Pollino, polka fiorata, lu pichë e palë.
INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
Potete contattarci per ricevere le informazioni di cui avete bisogno, per prenotare la vostra partecipazione ad uno o a più incontri, per conoscere costi e modalità di iscrizione.
diversamentedanza.teatrodanza@gmail.com
+39 338 7849738
Per avere informazioni sul repertorio di ciascun incontro:
taranta@taranta.it - Tel. 347-5000000
Corso di Formazione sui balli-gioco in Italia
I BALLI GIOCO IN ITALIA
Proposta didattica di Giuseppe M. Gala
L'Ass. Cult. Taranta di Firenze e la UISP-Lega Danza, in collaborazione con la Federazione Italiana Tradizioni Popolari e il Comitato Regionale Lombardo FITP, hanno il piacere di comunicare che è stato organizzato uno Stage nazionale di Formazione per gli insegnanti e gli appassionati di danza popolare e per i docenti di ogni ordine e tipologia di scuola.
IMPORTANZA DEL BALLO-GIOCO NELLA STORIA E NELLA FORMAZIONE
Spesso nella didattica scolastica e nelle rappresentazioni dei gruppi folkloristici si trascura una componente importante del vasto repertorio del patrimonio culturale italiano. Per secoli in assenza di strutture istituzionali per l’istruzione dei ragazzi delle classi meno abbienti, queste hanno provveduto a formare e istruire le nuove generazioni in modo originale, intelligente e accattivante. Un mezzo educativo di grande efficienza è stato il ballo-gioco, che di solito univa arti diverse (canto, musica, danza) a scopo formativo:
insegnar divertendo, apprender giocando.
Uno degli elementi più importanti del ballo popolare è infatti la sua efficace funzione ludica. Ballare per divertirsi e giocare col corpo, il canto, la musica, le persone e gli oggetti sono attività antichissime, che la tradizione popolare ha perpetuato sino a noi, ricavandone sia un effetto spettacolare che un’efficacia pedagogica.
Il progetto di Corso di Formazione specialistico propone una riflessione culturale sull’argomento e l’apprendimento esecutivo di numerosi balli-gioco direttamente attinti dalla tradizione di varie regioni italiane mediante una ricerca quarantennale sul campo.
Il partecipante si troverà di fronte con immensa sorpresa ad una inaspettata ricchezza coreutica, arrivata sino ai giorni nostri grazie al carattere perpetuativo e identificante della tradizione. Balli cantati, balli pantomimici, balli di competizione giocosa, balli allusivi, balli di abilità intuitive e inventive, balli di improvvisazione estemporanea, ecc. hanno educato per secoli sia i piccoli che i grandi, hanno trasmesso competenze ed hanno costituito privilegiati percorsi per una piacevole socializzazione.
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