TRESCONE A VEGLIA
Laboratori didattici sui balli della tradizione maremmana
Presso il Circolo ARCI Khorakhanè – Sala Spazio 72
in via Ugo Bassi, n. 62 Grosseto
Secondo incontro: 16 dicembre 2017
Conferenza, documenti video, lezione di danza, cena e veglia a ballo.
L'Archivio delle tradizioni popolari della Maremma toscana, il centro studi di danza tradizionale l'Ass. Cult. Taranta e il Circolo Arci "Khorakhorè" organizzano dei brevi seminari a cadenza mensile per conoscere il complesso mondo culturale che si esprimeva attraverso la festa, la danza e la musica anche in Toscana.
Oggi i linguaggi ritualizzati dei corpi stanno mutando, il patrimonio coreutico sta lentamente scomparendo.
Gli incontri tenuti da ricercatori che hanno percorso la Maremma negli anni ’80 restituiranno alle nuove generazioni locali i balli documentati nelle loro forme originali.
È un’occasione speciale per insegnanti, gruppi folk, associazioni e appassionati di folklore per riappropriarsi di pratiche socializzanti che anche oggi possono recuperare le loro originarie funzioni di divertimento, aggregazione e consolidamento di identità culturale.
PROGRAMMA
- h. 15,15: iscrizioni al seminario
- h. 15,30: presentazione del corso e del repertorio di ciascun incontro
- h. 15,45: lezione di ballo
- h. 17,45: lezione teorica (storia, contestualizzazioni e video)
- h. 18,30: lezione di ballo
- h. 19,30 : chiusura della parte didattica
- h. 20,00: cena collettiva
- h. 21,30: festa da ballo
Repertorio didattico del 2° incontro:
Balli maremmani in gruppo: galletta e veneziana.
Docenti: prof. Pino Gala (antropologo della danza), dr. Tiziana Miniati (ricercatrice), dr. Sabina Gala (antropologa).
INFO
Per informazioni, prenotazioni e iscrizioni:
Archivio Tradizioni Maremma: Paolo Nardini 338-3333098 – Mail: p.nardini.59@gmail.com
Ass. Cult. Taranta: Pino Gala 347-5000000 – Mail: taranta@taranta.it
Per prenotare la cena di sabato al Circolo ARCI Khorakhanè: Tel. 331 477 9872
ORGANIZZAZIONE:
Archivio delle Tradizioni Popolari della Maremma e l’Ass. Cult. “Taranta” di Firenze.
PROGRAMMA DELL'INTERA RASSEGNA
LA TRADIZIONE DEL BALLO POPOLARE IN MAREMMA
I INCONTRO – 11 novembre 2017
Balli maremmani in coppia legata
Marcetta, valzer, polka e mazurka nello stile popolare, sor Cesare.
[partecipazione gratuita + 15 € della cena]
II INCONTRO – 16 dicembre 2017
Balli maremmani in gruppo: Galletta e veneziana
[costo 15 € + 15 € della cena]
III INCONTRO – 13 gennaio 2018
Balli-gioco e zoomorfi della Maremma: ballo dei gobbi, ballo del riccio, ballo del fiasco, ballo dell’ahimè.
[costo 15 € + 15 € della cena]
IV INCONTRO – 3 febbraio 2018
Balli cantati o comandati in Maremma: ballo del chiamo, ballo della sorte, ballo al fiasco, sciotis
[costo 15 € + 15 € della cena]
V INCONTRO –3 marzo 2018
Il ballo sociale in Maremma: la quadriglia del Giglio, altre quadriglie.
[costo 15 € + 15 € della cena]
VI INCONTRO – 21 aprile 2018
Il ballo pantomimico in Maremma: il trescone
[costo 15 € + 15 € della cena]
La Maremma rappresenta oggi lo scrigno più prezioso di conservazione e rifunzionalizzazione delle tradizioni popolari che la Toscana possiede. I laboratori che andiamo a svolgere vuole sottolineare questo ruolo del territorio maremmano. Le nuove generazioni devono prendere coscienza di questa peculiarità e rendersi responsabili nella tutelare tale patrimonio immateriale come la musica, il canto e la danza.
Ripraticare tali espressioni vuol dire anche tornare a divertirsi in modo originale e indentitario, vuol dire guardarsi allo specchio e riaffermare ciò da cui veniamo e ciò che siamo.
Bisogno di memoria e ragioni di un reinnesto
L’operazione che si vuole mettere in atto con questo progetto è quella di restituire alle nuove generazioni i repertori coreutici che sono stati per fortuna documentati e fissati su supporti tecnici oggi utili a preservare la memoria di quelle pratiche dismesse. Dietro le nuove mode di ballo folk spesso reinventato, delocalizzato e consumistico (pizzica o taranta, balli del sud o stranieri), molti giovani si sono incuriositi verso il mondo contadino dei decenni scorsi. Urge quindi far comprendere loro come anche in Toscana gli studi etnocoreutici sono riusciti a documentare un vasto patrimonio di balli, musiche e canti legati alla pratica festiva che può essere rifunzionalizzato nella vita sociale odierna.
La presente iniziativa dunque vuole reintegrare tratti di identità perduti: i balli che saranno insegnati nelle forme originali osservate avranno anche il conforto di notizie storiche e demologiche ed il supporto di documentari video registrati sul campo negli ultimi 40 anni.
Dispersioni e trasformazioni.
Nei 40 anni di capillare indagine e di studio dei balli di tradizione della Toscana svolti dall’Ass. Cult. Taranta di Firenze molte cose sono cambiate:
- Sono passate nel frattempo due generazioni, quella che ha vissuto le due guerre mondiali e che ha raccontato il mondo contadino della prima metà del ‘900, e quella che ha vissuto la Resistenza, la ricostruzione e le trasformazioni socio-economiche degli anni ’50 e ‘’60 del XX secolo.
- Un immenso patrimonio orale di canti, musiche, balli, fiabe, racconti, proverbi, ecc. si è nel frattempo disperso e le nuove generazioni spesso ne sono del tutto all’oscuro, col rischio di perdita definitiva dei patrimoni locali. Alcuni rituali (come i maggi, le befanate, ecc.) sono stati recuperati negli anni ’70-80 grazie al lavoro di ricercatori e di centri di interesse etnografico come l’Archivio delle Tradizioni Popolari della Maremma.
- La pratica coreutica e canora ha resistito in alcune aree marginali della regione (Maremma, Amiata, Lunigiana e Garfagnana) sino agli anni ’90. In seguito le nuove generazioni si sono mostrate poco interessate al recupero di tali aspetti e con la morte degli anziani molte forme sono andate disperse.